Rivoluzione scolastica: il progetto Edison Next per trasformare le scuole italiane

- di: Barbara Bizzarri
 
Le scuole italiane rappresentano un'infrastruttura cruciale per il futuro del Paese, ma spesso si rivelano inadeguate a sostenere le esigenze di una società in continua evoluzione. Gli edifici scolastici, molti dei quali vecchi di oltre mezzo secolo, non solo sono carenti dal punto di vista energetico e strutturale, ma risultano anche sottoutilizzati. La loro trasformazione in hub polifunzionali, sostenibili e aperti a tutti potrebbe rappresentare una svolta per famiglie, comunità e ambiente.
Edison Next, società del Gruppo Edison dedicata alla decarbonizzazione e alla transizione ecologica, ha lanciato un progetto ambizioso per ripensare il ruolo delle scuole italiane. Partendo da uno studio sullo stato dell'edilizia scolastica primaria e secondaria di primo grado, condotto insieme a EY, l’obiettivo è adeguare queste strutture sia dal punto di vista funzionale che energetico, rendendole il cuore pulsante delle comunità.

Rivoluzione scolastica: il progetto Edison Next per trasformare le scuole italiane

In Italia, le scuole hanno un’età media di 56 anni e 18.000 edifici risalgono a prima degli anni ’80. Solo il 7% degli edifici scolastici ha subito interventi di riqualificazione energetica significativa, mentre appena l’11% è dotato di pannelli fotovoltaici. Le criticità strutturali ed energetiche si accompagnano a una carenza di servizi: oltre il 57% delle scuole non dispone di una palestra, il 64% non ha una mensa, e molte altre sono lontane dagli standard normativi di spazio, con edifici che accolgono appena 6 alunni ogni 100 metri quadrati contro i 12 richiesti.

Questa situazione non solo limita il potenziale ruolo sociale delle scuole, ma comporta un utilizzo estremamente inefficiente delle strutture, spesso chiuse per buona parte dell’anno. Attualmente, le scuole sono operative solo per il 20% del loro tempo potenziale, lasciando inutilizzati spazi preziosi che potrebbero essere trasformati in risorse per le comunità.

Le scuole come centri civici sostenibili

L’idea di Edison Next è trasformare le scuole in infrastrutture moderne, sostenibili e polifunzionali. Il progetto immagina edifici scolastici efficienti dal punto di vista energetico, dotati di spazi verdi, aperti a tutte le età e in grado di ospitare attività non solo didattiche ma anche extra-scolastiche. Questo approccio, ispirato a esperienze internazionali, mira a far sì che le scuole diventino il "cuore civico" delle comunità.
Secondo l’architetto Stefano Boeri, "le scuole devono essere ripensate come la più grande infrastruttura sociale del nostro Paese, sostenibili e autosufficienti dal punto di vista energetico, ma anche spazi attrattivi, verdi e aperti tutto l’anno". L’obiettivo è ampliare l’utilizzo degli edifici scolastici, rendendoli accessibili 24 ore su 24 per attività culturali, sportive e sociali.

Costi, benefici e impatti ambientali


Il piano prevede un investimento stimato di 13 miliardi di euro, di cui 9 miliardi destinati all’efficientamento energetico e agli impianti di energia rinnovabile, e 4 miliardi per la ricostruzione e riqualificazione degli edifici. Circa il 50% del costo sarebbe coperto da fondi statali a fondo perduto, mentre il resto potrebbe derivare da partenariati pubblico-privato (PPP). I vantaggi del progetto sono molteplici e toccano aspetti ambientali, economici e sociali. Sul fronte ambientale, l’intervento consentirebbe un risparmio annuo di 630.000 tonnellate di CO₂, rappresentando il 15% dell’obiettivo PNIEC per l’efficienza energetica. Inoltre, grazie ai pannelli fotovoltaici installati sugli edifici, si potrebbero generare 800 GWh di energia verde all’anno, con una significativa riduzione del consumo energetico pari a 135 kTEP.

Dal punto di vista economico e sociale, il progetto creerebbe circa 400.000 posti di lavoro, coinvolgendo professionisti in tutte le fasi, dalla progettazione alla gestione delle infrastrutture rinnovate. Questo porterebbe anche a una riduzione dei costi di gestione degli edifici e dei consumi energetici, migliorando la sostenibilità economica delle strutture. Inoltre, l’accesso ampliato a servizi extra-didattici avrebbe un impatto positivo sulle famiglie, riducendo spese e migliorando il benessere comunitario. Un ulteriore beneficio riguarda le opportunità per le famiglie: la possibilità di utilizzare le scuole per attività pomeridiane e serali offrirebbe ai genitori maggiore flessibilità lavorativa, soprattutto alle madri, riducendo la necessità di servizi di baby-sitting e supportando così l’occupazione femminile.

Ispirazioni internazionali: modelli di successo in Europa

Il progetto trae ispirazione da esperienze di successo in Francia, Germania e Regno Unito. In Francia e Germania, i dirigenti scolastici collaborano con associazioni ed enti esterni per offrire attività extra-didattiche che rafforzano il legame tra scuola e comunità. Nel Regno Unito, istituti come il Coopers di Londra hanno adottato un approccio manageriale, integrando attività didattiche ed extra-didattiche in spazi moderni e polifunzionali.
Questi modelli dimostrano che un utilizzo sistematico delle scuole come centri civici può generare benefici per l’intera comunità, migliorando la qualità della vita e riducendo i costi per le famiglie.

L’esempio italiano: l’Istituto Comprensivo 3 di Modena

In Italia, un esempio virtuoso è rappresentato dall’Istituto Comprensivo 3 di Modena. Grazie alla partecipazione attiva a bandi statali ed europei, l’istituto è riuscito a dotarsi di spazi polifunzionali e a offrire attività extra-didattiche gratuite. Questo modello dimostra che è possibile trasformare le scuole in centri all’avanguardia, capaci di rispondere alle esigenze di studenti, famiglie e comunità.
Un futuro possibile: sinergia tra pubblico e privato

Giovanni Brianza, CEO di Edison Next, sottolinea l’importanza della collaborazione pubblico-privato per la realizzazione di questo progetto. "Grazie allo strumento del PPP, possiamo sviluppare una scuola che spreca meno energia e diventa un centro vitale per il quartiere, con spazi dedicati a iniziative culturali, sportive e sociali", ha dichiarato.

Edison Next si candida come partner chiave per coinvolgere gli stakeholder e gestire le attività esecutive, garantendo una gestione economica separata tra infrastrutture comunali e attività scolastiche. Questo approccio potrebbe rappresentare un modello replicabile su scala nazionale, capace di valorizzare il patrimonio scolastico italiano.
La trasformazione delle scuole italiane in hub polifunzionali e sostenibili rappresenta una grande opportunità per il Paese. Con investimenti mirati e una collaborazione efficace tra pubblico e privato, le scuole possono diventare non solo luoghi di apprendimento, ma anche spazi di incontro, cultura e innovazione. Questo progetto, se realizzato, non solo risolverebbe molte criticità attuali, ma contribuirebbe a costruire un’Italia più verde, inclusiva e moderna.

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