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Dopo le vacanze la stangata d’autunno: +416 euro a famiglia

- di: Bruno Legni
 
Dopo le vacanze la stangata d’autunno: +416 euro a famiglia
Stangata d’autunno: +416 euro a famiglia tra bollette e spesa
Rincari di bollette e carrello della spesa segnano il rientro dalle ferie.

La fine delle vacanze porta con sé un conto salato per le famiglie italiane. Secondo le ultime rilevazioni delle associazioni dei consumatori, l’autunno si apre con una stangata media da 416 euro per nucleo familiare, dovuta a una combinazione di fattori: il ritorno dell’inflazione su alcuni beni primari, gli adeguamenti delle tariffe energetiche, l’aumento dei prezzi dei carburanti e la crescita del costo dei servizi legati alla scuola e ai trasporti. Un quadro che ridisegna il bilancio delle famiglie proprio nel momento in cui si torna alla routine quotidiana.

Bollette e carburanti in primo piano

Il peso maggiore arriva dalle utenze domestiche. Dopo mesi di relativa tregua, i mercati energetici stanno tornando a spingere verso l’alto le tariffe di luce e gas, complice l’instabilità geopolitica e la domanda crescente. Per una famiglia tipo si traduce in un aggravio stimato tra i 140 e i 160 euro nei prossimi tre mesi. A questo si aggiunge l’aumento dei carburanti: il prezzo alla pompa, tornato a sfiorare i 2 euro al litro in molte aree del Paese, incide sui costi di chi usa l’auto per recarsi al lavoro o accompagnare i figli a scuola, generando un incremento annuo di diverse decine di euro.

Carrello della spesa sempre più caro

Non meno rilevante è l’impatto del carrello della spesa. I prodotti alimentari freschi hanno registrato rincari significativi: ortaggi, frutta e latticini hanno segnato aumenti percentuali a due cifre rispetto allo scorso anno, con punte fino al 15% in alcune città. Anche il pane e la pasta hanno visto un nuovo scatto dei prezzi, nonostante il rallentamento del costo delle materie prime. Una famiglia media spende oggi tra i 25 e i 30 euro in più al mese solo per mantenere invariata la propria lista di acquisti settimanali.

Il peso della scuola e dei trasporti

A settembre torna anche la voce scuola, che incide in maniera significativa sui conti domestici. Tra libri, quaderni, zaini e materiale didattico, il costo per ogni studente si attesta in media intorno ai 500 euro, con un incremento del 7% rispetto all’anno precedente. A ciò si sommano gli abbonamenti ai mezzi pubblici, cresciuti in alcune regioni di oltre il 5%, e le spese accessorie come mense e attività parascolastiche.

Il nodo inflazione

Il contesto macroeconomico spiega in parte l’entità della stangata. Dopo un rallentamento nella prima metà dell’anno, l’inflazione ha mostrato un ritorno sopra la soglia del 2% su base annua, trainata soprattutto dai beni a più alta frequenza d’acquisto. È proprio su questi prodotti che si concentra la percezione dei cittadini, che vedono erodersi il potere d’acquisto nonostante la relativa stabilità di altre voci. Il dato, se confermato nei prossimi mesi, rischia di complicare anche la politica monetaria della Bce, già impegnata a valutare i tempi e i modi di un eventuale taglio dei tassi.

Strategie di difesa delle famiglie

Per i consumatori, la parola d’ordine diventa contenimento. Si moltiplicano i comportamenti di prudenza: dal ricorso crescente alle offerte promozionali dei supermercati alla riduzione delle spese non indispensabili, fino a un uso più accorto dell’energia in casa. Cresce anche l’interesse verso il mercato libero delle forniture energetiche, dove comparare le tariffe può generare risparmi anche nell’ordine di alcune centinaia di euro l’anno.

L’impatto sociale e le richieste al governo

La stangata d’autunno non colpisce in modo uniforme. A soffrire di più sono le famiglie numerose e quelle a reddito fisso, che non dispongono di margini di manovra per assorbire aumenti così ravvicinati. Le associazioni dei consumatori hanno già chiesto al governo misure di sostegno, dalla proroga del bonus bollette all’estensione di detrazioni fiscali mirate per le spese scolastiche. Un confronto che rischia di dominare l’agenda politica nelle prossime settimane, anche in vista della legge di bilancio.

Uno scenario di incertezza

In questo quadro, la prospettiva di un autunno segnato dal caro-vita alimenta incertezza e preoccupazioni. Per le famiglie, i 416 euro di maggiori spese rappresentano solo la punta dell’iceberg di un trend che potrebbe proseguire anche nei mesi successivi. Per il governo, la sfida è coniugare sostegno sociale e disciplina di bilancio. Per il sistema economico nel suo complesso, il rischio è che i consumi interni rallentino, compromettendo una ripresa che negli ultimi trimestri ha mostrato segnali di fragilità.

In attesa delle prossime mosse di politica economica, resta il dato di fatto: al rientro dalle vacanze estive, gli italiani si trovano a fare i conti con un autunno che si preannuncia più costoso del previsto.

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