• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Piero Pelù, il rumore dentro e la rinascita del rocker

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Piero Pelù, il rumore dentro e la rinascita del rocker

Un colpo improvviso. Un suono più forte del silenzio.
È l’ottobre 2022 quando, durante una sessione di registrazione, un errore tecnico nel cambio di cuffie provoca a Piero Pelù uno shock acustico devastante. Il cantante sviene, riportando un danno permanente al nervo acustico. Da quel giorno il rumore non è più solo fuori, ma dentro.

Piero Pelù, il rumore dentro e la rinascita del rocker

Il tour già programmato viene cancellato, la possibilità di tornare sul palco diventa incerta. E per la prima volta in quarant’anni di carriera, il rocker fiorentino – l’anima dei Litfiba, la voce di “El Diablo”, del rock libertario e militante – deve fermarsi.

È da questa battuta d’arresto che nasce “Piero Pelù. Rumore dentro”, il documentario diretto da Francesco Fei, in arrivo nei cinema italiani solo il 10, 11 e 12 novembre, prodotto da Apnea Film, Nexo Studios e DNA Audiovisivi, in collaborazione con TEG, e distribuito nel mondo da Nexo Studios con il titolo internazionale Noise Inside. Don’t call me a Rock Star.

Il viaggio nei deserti interiori
Il film parte da una ferita e diventa un pellegrinaggio.
“Il rumore dentro” – scrive Pelù – è la spinta a ritrovarsi, a ricostruire l’anima attraverso la musica".
Dalla depressione seguita all’incidente nasce un nuovo album dedicato ai “Deserti interiori”, e una riflessione profonda sulla fragilità, sulla libertà, sulla famiglia e sugli amici di sempre – dai compagni dei Litfiba agli affetti più intimi.

“Ne sto uscendo con le unghie e con i denti – racconta Pelù –. Ho riversato l’anima, ho scritto brani nuovi, potenti, e riscoperto idee dimenticate nel mio archivio infinito.”
Il documentario intreccia immagini nuove con il sconfinato archivio personale del rocker, in pellicola e video, dagli esordi fiorentini fino ai giorni nostri: un autoritratto musicale e umano, costruito non con la nostalgia ma con la fame di futuro.

Dal palco alla Camargue
La narrazione si muove tra intimità e strada.
Il film, scandito dal viaggio di Pelù verso Saintes-Maries-de-la-Mer, in Camargue, segue il suo pellegrinaggio annuale con i gitani in onore di Santa Sarah la Nera, la protettrice dei viaggiatori.
Il nome della santa è tatuato su entrambi gli avambracci di Piero, come una bussola spirituale.
Quel viaggio diventa il simbolo della ricerca di senso, il rito di un uomo che ha vissuto “off road” per oltre quarant’anni, fuori dalle convenzioni, da artista intellettualmente libero e libertario, sempre in dialogo con la vita e con i suoi limiti.

“Il film non è solo un percorso per ritrovarsi – si legge nella nota di produzione – ma un viaggio sorprendente e senza confini di un artista libero che nella sua lunga storia non ha mai fatto scelte per opportunismo.”

Un rocker, un padre, un nonno
Pelù non si nasconde: la telecamera di Fei lo segue mentre attraversa le sue molte vite.
C’è il cantautore rock, il performer furioso e poetico, ma anche il padre, il nonno, l’uomo che si interroga.
Un equilibrio quasi spiazzante tra pubblico e privato, tra la ribellione e la cura, tra la voce che graffia e il silenzio che guarisce.

Nel documentario compaiono anche i Litfiba storici, la famiglia, gli amici quotidiani, ritratti in vesti inaspettate. È una storia di resilienza e autenticità, raccontata con la stessa energia visiva che ha sempre caratterizzato la regia di Francesco Fei.

Il regista e la sua firma
Fei, regista e autore affermato, ha costruito negli anni un linguaggio personale che unisce cinema e musica.
Ha firmato videoclip per Franco Battiato, Ligabue, Carmen Consoli, Verdena, Bluvertigo, e molti altri.
Il suo primo lungometraggio, Onde, è stato selezionato al Festival di Rotterdam e in rassegne internazionali da San Francisco a Rio de Janeiro.
Tra i suoi documentari più noti: Segantini – Ritorno alla natura, premiato al Biografilm Festival; La Regina di Casetta, vincitore al Festival dei Popoli; Dentro Caravaggio, nominato ai Nastri d’Argento e distribuito in oltre 400 sale; La via incantata, premiata al Sestriere Film Festival 2022; e X sempre assenti, dedicato ai Verdena.
Nel 2024 Fei ha presentato alla Festa del Cinema di Roma Pellizza pittore da Volpedo, uscito poi nel 2025.

Il ritorno alla vita
“Rumore dentro” non è solo un documentario musicale.
È un film sulla fragilità e sulla rinascita, sul silenzio che diventa ritmo, sul corpo che si trasforma in strumento di resistenza.
Pelù, ferito ma non piegato, trova nella sua musa di sempre – la musica – la via per tornare a vivere.

E mentre scorre il viaggio in Camargue, tra il vento e la sabbia, il rocker che per anni ha gridato la libertà dai palchi italiani ora sussurra una verità più intima: la libertà non è solo urlare, è ascoltare il rumore dentro di sé e farne melodia.

Un inno alla vulnerabilità, firmato da un artista che non ha mai smesso di cercare.
Non un’icona da museo, ma un uomo che risuona ancora.
E che, come i gitani che ogni anno seguono Santa Sarah, continua il suo pellegrinaggio: da sé stesso al mondo, dal dolore al suono.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 5 record
Trovati 5 record
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720