Disabilità, Villa Lubin si illumina di viola: un simbolo per l’inclusione sociale
- di: Cristina Volpe Rinonapoli
In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, Villa Lubin, sede del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (Cnel), si è vestita di viola. Un gesto simbolico, ma carico di significato, volto a richiamare l’attenzione su un tema di cruciale rilevanza sociale: l’inclusione e la pari dignità per le persone con disabilità.
Disabilità, Villa Lubin si illumina di viola: un simbolo per l’inclusione sociale
La luce viola, colore associato all’empatia e alla solidarietà, rappresenta un richiamo visibile all’impegno per abbattere le barriere - non solo architettoniche, ma anche culturali e sociali - che ancora oggi limitano la piena partecipazione delle persone con disabilità alla vita della comunità.
Un appello al cambiamento che, nelle parole del presidente del Cnel, Renato Brunetta, si traduce in un messaggio chiaro: "In Italia vivono oltre tre milioni di persone con disabilità, ma molte di loro restano intrappolate in condizioni di isolamento e privazione, spesso invisibili agli occhi delle istituzioni e della società".
Un Paese da ricostruire sui valori dell’inclusione
I numeri tracciano un quadro allarmante: una persona con disabilità su tre è a rischio povertà. Una realtà che Brunetta definisce "inaccettabile", esortando a interventi immediati. "È necessario un impegno collettivo per garantire pari opportunità, accesso ai servizi e la piena partecipazione economica e sociale. Solo così potremo costruire una società che metta al centro la dignità di tutti i suoi cittadini".
Un’idea di inclusione che il Cnel traduce in azioni concrete, come l’attivazione dell’Osservatorio per l’Inclusione e l’Accessibilità, con l’obiettivo di analizzare, monitorare e proporre interventi strutturali. Le parole di Brunetta sono un manifesto programmatico: "Le parti sociali, il terzo settore e le reti del volontariato devono diventare la spina dorsale di un sistema che protegga i più fragili, offrendo loro non solo supporto concreto, ma anche una voce autorevole".
Un impegno che ci riguarda tutti
Il simbolismo della luce viola su Villa Lubin non è che l’inizio. La sfida è più ampia e richiede uno sforzo collettivo. "Ogni cittadino, indipendentemente dalle sue condizioni, deve poter esercitare i propri diritti e contribuire al benessere collettivo", ribadisce Brunetta, sottolineando l’importanza di una visione comune. La giornata di oggi non è solo una celebrazione, ma un momento per riflettere su quanto ancora c’è da fare per costruire un’Italia davvero inclusiva, dove nessuno venga lasciato indietro. Una sfida che non può essere rimandata e che, come ha ricordato il presidente del Cnel, "possiamo vincere solo insieme".
Il viola che illumina Villa Lubin, dunque, non è solo un segno: è un invito ad accendere, in ciascuno di noi, una luce di responsabilità e solidarietà.