L'AI al centro delle strategie dei CEO per i prossimi 3 anni: intervista a Mariagiovanna Di Feo, Partner di Bain & Company

- di: Redazione
 
Intervista a Mariagiovanna Di Feo, Partner di Bain & Company, Responsabile della practice dei pagamenti a livello Emea.

Le principali tendenze nell’evoluzione dei pagamenti digitali, le principali tecnologie che oggi rendono possibile l’evoluzione del sistema dei pa-gamenti, il boom in atto dell’intelligenza artificiale, come Bain & Company supporta banche e assicurazioni nella profonda trasformazione del si-stema dei pagamenti, perché la Direttiva europea PSD2 ha avuto un impatto positivo inferiore al previsto.

Quali sono le principali tendenze che stanno caratterizzando l’evoluzione dei pagamenti digitali e le modalità con cui vengono effettuati? In que-sto contesto, quali aspettative ha per il Salone dei Pagamenti 2024?
La tendenza più rilevante nel mondo dei pagamenti oggi è la continua spinta verso la semplificazione sia per l’utente finale, che si tratti di con-sumatori o aziende, sia per tutti gli attori coinvolti nella filiera dei pagamenti. Questo impulso alla semplicità porta con sé una serie di innovazioni mirate non solo a rendere il pagamento un’azione sempre più automatica e ‘frictionless’ per l’utente, ma anche a gestire la complessità intrinseca di questo settore. È proprio questo che mi aspetto di vedere al Salone dei Pagamenti 2024: esempi concreti di una strategia chiara, che sfrutta sia tecnologie esistenti che innovazioni (ad esempio, dal QR code all’Intelligenza Artificiale) per semplificare le interazioni nei pagamenti.

Quali sono oggi le principali tecnologie che rendono possibile l’evoluzione del sistema dei pagamenti? Quali le potenzialità, ma anche i rischi, di un uso sempre più diffuso e intensivo dell’Intelligenza Artificiale?
L’evoluzione dei pagamenti si basa sempre più su due progressi tecnologici principali:
un cambiamento di paradigma in cui il software diventa molto più importante dell’hardware, consentendo la smaterializzazione continua degli strumenti necessari per accettare e inviare pamenti (ad esempio il SoftPOS).
L’Intelligenza Artificiale, che ormai rappresenta una priorità assoluta. Come conferma la nostra Bain AI Survey, l’AI è al centro delle strategie dei CEO per i prossimi tre anni, con obiettivi ambiziosi come +10% della top line, +20% di retention dei clienti, +25% di velocità nella go-to-market e un aumento di produttività del 15-30%. I principali use case includono onboarding di merchant e clienti, interactive analytics, modelli di rilevazio-ne delle frodi, ecc. Tuttavia, l’Intelligenza Artificiale comporta anche rischi, legati all’accuratezza, alla privacy e alla trasparenza. È essenziale ri-conoscerli fin dall’inizio, per definire azioni di mitigazione e garantire che tali rischi non ostacolino l’innovazione.

In che modo Bain & Company, di cui è partner e responsabile della practice dei pagamenti per EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa), sta sup-portando banche e assicurazioni in questa profonda trasformazione del sistema dei pagamenti?

Come Bain & Company affianchiamo banche e player dei pagamenti che vogliono guidare, e non solo sfruttare, questa trasformazione. Grazie alla nostra partnership con OpenAI, siamo al centro dell’innovazione, il che ci permette di adottare un approccio estremamente pragmatico, consape-voli di ciò che l’Intelligenza Artificiale può e non può (ancora) fare. Non ci limitiamo alla pianificazione strategica, ma accompagniamo i nostri clienti fino alla realizzazione concreta di quanto definito insieme. In ambito AI, abbiamo completato oltre 80 progetti in quest’industria e ne ab-biamo 150 attivi, contando su più di 500 esperti di deep analytics.

Quale impatto ha avuto la Direttiva europea PSD2, entrata in vigore il 13 gennaio 2018, sui servizi di pagamento nel mercato interno dell’UE? Per molti, la PSD2 non ha realizzato i cambiamenti promessi. Perché?
La sfida principale della PSD2 riguardava l’Open Banking e quindi la possibilità per i fornitori terzi (TPP) di accedere ai dati dei conti bancari dei clienti (con il loro consenso) per offrire servizi innovativi. Diversi fattori hanno contribuito al suo impatto limitato: il prerequisito di un passaggio a un sistema basato su API, che però è stato più lento del previsto, ritardando i benefici attesi; l’assenza di uno standard condiviso ha costretto i TPP a confrontarsi con regolamentazioni locali diverse tra i paesi europei; le innovazioni sul lato dell’offerta non sono state accompagnate da un adeguato sforzo di educazione della domanda, limitando la fiducia degli utenti nel condividere i propri dati bancari.
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