Defence Tech Holding diventa Società Benefit

- di: Daniele Minuti
 
Defence Tech Holding ufficializza l'adozione dello status di "Società Benefit" dopo l'approvazione in Assemblea Straordinaria delle modifiche a diversi articoli dello statuto speciale: questo passaggio conferma l'impegno del gruppo nel perseguimento di obiettivi di bene comune, in linea con i valori che la società leader nel mercato di Cyber Security e Data Intelligence ha sempre espresso, come la riduzione del digital gap in Italia e la valorizzazione del capitale umano, con occhio a sostenibilità e ambiente.

L’Assemblea straordinaria degli azionisti di Defence Tech Holding approva il passaggio a Società Benefit

Nel suo statuto, Defence Tech ha quindi individuato tre finalità di beneficio comune: la protezione del pianeta, impegnandosi ad attuare soluzioni che rispondano alle sfide ambientali globali, la riduzione del digital divide, in modo da ridurre il divario di competenze nel nostro paese e combattere la ridotta alfabetizzazione digitale che colpisce le fasce più deboli della popolazione, e infine la valorizzazione delle persone e piena realizzazione della parità di genere.

Emilio Gisondi, CEO del Gruppo Defence Tech (nella foto), ha commentato: “La nostra evoluzione e trasformazione in Società Benefit ci consentirà di integrare ulteriormente nel nostro modello di business la responsabilità ambientale, sociale e di governance, con l’obiettivo di creare valore condiviso sui benefici comuni che ci siamo proposti di perseguire. Sono sicuro che questo ulteriore elemento, che andrà seguito e perseguito con continuità e determinazione, costituirà un tassello chiave a livello motivazionale per i nostri dipendenti che si sentiranno orgogliosi di far parte di un Gruppo che riesce ad integrare con successo nella propria strategia di crescita componenti di progresso sociale e di rispetto dell’ambiente che rivestono sempre maggiore importanza”.

Stefania Panico, CFO e membro del Consiglio di Amministrazione di Defence Tech, ha aggiunto: “La mia esperienza professionale di donna che si occupa di Finanza e che siede nel CdA di una realtà quotata mi rende consapevole del fatto che bisogna avere un obbligo morale a far sì che le società, soprattutto quelle più giovani e dinamiche che operano in settori trainanti per l’evoluzione del sistema Paese, come Defence Tech, combinino le esigenze del business con quelle riguardanti i temi ESG. In questo modo si potrà essere maggiormente capaci di attrarre capitali a condizioni vantaggiose, si potrà contribuire a migliorare la qualità della vita di categorie meno tutelate diventando parte attiva dell’evoluzione del contesto locale attraverso progetti di beneficio comune, realizzando crescita virtuosa e condivisa nel lungo periodo”.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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