Dazi se la Cina non fermerà il traffico di droga verso gli Usa

- di: Redazione
 
Pechino respinge l’accusa, lanciata da Donald Trump in campagna elettorale, di favorire deliberatamente il flusso di droga, in primis del Fentanyl, negli Stati Uniti, in modo da indebolire la società americana. Durante la campagna per le presidenziali, Trump aveva affermato che, se eletto, avrebbe imposto dazi aggiuntivi del 10per cento su tutti i beni e servizi cinesi se Pechino non avesse fatto cessare il flusso di droga verso gli Stati Uniti.

Dazi se la Cina non fermerà il traffico di droga verso gli Usa

C’è da dire che il Fentanyl, detta “la droga degli zombie” che è un analgesico con una potenza di almeno ottanta volte superiore a quella della morfina (i precursori chimici dell’oppiaceo sono prevalentemente prodotti in Cina) è molto diffuso negli Usa, soprattutto tra i giovani, ed è diventato la prima causa di morte, aprendo una vera e propria piaga sociale su cui gli allarmi si sono fatti sempre più forti.

Ma Pechino respinge l’accusa e, tramite il portavoce dell’ambasciata cinese a Washington Liu Pengyu avverte Trump “che nessuno vincerà una guerra commerciale o una guerra tariffaria”.

Liu spiega che Pechino aveva preso le misure per combattere il traffico di droga dopo l’accordo raggiunto nel 2023 tra il presidente americano Joe Biden e quello cinese Xi Jinping, affermando che “la parte cinese ha notificato alla parte statunitense i progressi compiuti nelle operazioni di contrasto alla droga legate agli Stati Uniti” e ribadendo che “tutto ciò dimostra che l’idea che la Cina consenta consapevolmente ai precursori del fentanyl di fluire negli Stati Uniti è completamente contraria ai fatti e alla realtà”.

Pechino, continua il portavoce dell’Ambasciata cinese negli Usa, ha rafforzato l’applicazione della legge anti droga, tra cui la lotta alla finanza illecita e l’inasprimento dei controlli sulle sostanze chimiche esportate.
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