Criptovalute: per Sam Bankman-Fried, dichiarato colpevole, lo spettro del 'fine pena mai'

- di: Redazione
 
Il fondatore ed ex Ceo dello scambiatore di criptovalute, Sam Bankman-Fried, è stato riconosciuto colpevole di frode federale e cospirazione da una corte di Manhattan e ora rischia una condanna pesantissima (fino a 110 anni di reclusione), che potrebbe mandarlo in carcere per il resto dei suoi giorni. Contro di lui erano state mosse sette accuse federali e la corte, a conclusione di una camera di consiglio durata poco più di quattro ore, lo ha ritenuto colpevole di tutte.

Criptovalute: per Sam Bankman-Fried, dichiarato colpevole, lo spettro del 'fine pena mai'

Secondo il sistema americano, l'entità della condanna non è stata resa nota contestualmente al verdetto. Lo sarà il 28 marzo. Bankman-Fried ha assistito impassibile in aula alla lettura della sentenza. Per i pubblici ministeri quella messa in essere da ''SBF'' è stata "una delle più grandi frodi finanziarie nella storia americana", accusandolo in particolare di avere utilizzato i depositi dei clienti sulla piattaforma di trading di criptovalute FTX per coprire le perdite del suo hedge fund, estinguere prestiti e acquistare sontuosi immobili, oltre ad altre spese personali.

La linea di difesa adottata dall'imputato è stata quella di dichiararsi non colpevole in relazione a tutte le condanne. su tutti i fronti.
Dopo la lettura della sentenza e mentre usciva dall'aula, Bankman-Fried è sembrato cedere all'emozione, camminando lentamente accanto ai suoi avvocati, Marc Cohen e Chris Everdell, che gli parlavano a bassa voce.
Cohen ha affermato in un comunicato che Bankman-Fried ribadisce la sua innocenza e ''continuerà a combattere vigorosamente le accuse contro di lui". "Rispettiamo la decisione della giuria. Ma siamo molto delusi dal risultato", ha detto il legale.

Toni decisamente soddisfatti per la decisione della giuria da parte del procuratore Damian Williams, che ha affermato che il verdetto manda un messaggio "a ogni singolo truffatore là fuori che pensa di essere intoccabile. Queste persone dovrebbero ripensarci. E se non lo fanno, prometto che avremo abbastanza manette per tutti loro".
Il giudice Kaplan ha poi annunciato che Bankman-Fried dovrà affrontare un secondo processo, per capi di imputazione inizialmente annullati, che comincerà l'11 marzo 2024.

Bankman-Fried si è dimesso dal suo ruolo in FTX nel novembre 2022 nel mezzo di un rapido collasso che si è concluso con la società – una volta valutata 32 miliardi di dollari al suo apice – che dichiarava bancarotta. Il mese successivo i pubblici ministeri hanno accusato Bankman-Fried di una serie di presunti crimini incentrati su un piano per frodare gli investitori. Durante il processo durato un mese, l'accusa ha esposto il caso secondo cui si trattava di una frode elaborata e intenzionale, mentre la difesa ha cercato di deviare la colpa per il crollo della FTX e ha definito Bankman-Fried un ingenuo fanatico della matematica.
Mentre testimoniava in sua difesa, Bankman-Fried ha ammesso sul banco dei testimoni di aver commesso degli errori, affermando comunque di non aver commesso alcuna frode.

Molto peso nell'esito del processo ha avuto la deposizione di Caroline Ellison, ex co-amministratore delegato della società Alameda, che, dopo avere raggiunto un accordo con i pubblici ministeri - per alleggerire la sua posizione nel processo - ha ammesso di avere commesso una frode. Stessa linea - un accordo con i pubblici ministeri, per rendere meno pesante la sua posizione - è stata tenuta dal co-fondatore di FTX Gary Wang che ha ammesso di avere compiuto frodi telematiche, su titoli e su materie prime con altre persone, tra cui Bankman-Fried.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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