Nuova ottima notizia sul fronte delle ricerche sul vaccino contro il Coronavirus, solamente pochi giorni dopo quello fatto da Pfizer che svelava i grandi risultati delle prime sperimentazioni del suo prototipo progettato con BioNTech.
La società biotecnologica statunitense Moderna ha infatti reso noto i risultati di un'analisi preliminare sul suo vaccino contro il Covid-19 che ne attesterebbe la capacità al 94,5% di ridurre il rischio di contrarre la malattia.
Moderna ha rivelato che il vaccino, denominato mRNA-1273, è stato testato su 95 persone. Il laboratorio ha annunciato che chiederà l'autorizzazione all'uso di emergenza dalla Food and Drug Administration (FDA) nelle prossime settimane, sulla base dell'analisi finale di 151 casi e di un follow-up mediano di oltre due mesi. Per adesso i dati sono stati spiegati unicamente grazie al comunicato stampa diffuso dalla biotech statunitense ma entro poco dovrebbero arrivare anche ulteriori pubblicazioni scientifiche che potrebbero dare ulteriori dettagli sia sulla protezione offerta dal vaccino che sui possibili effetti che avrebbe sulla popolazione più a rischio, cioè quella anziana.
Per quanto riguarda il ciclo della conservazione, il vaccino di Moderna mostra sostanziali differenze rispetto a quello di cui la Pfizer, una settimana fa, ha annunciato l'efficacia al 90 per cento.
Mentre il vaccino della Pfizer deve essere conservato inizialmente a -70 gradi (cosa che determinerà qualche difficoltà nella distribuzione), quello di Moderna, secondo quanto reso noto dalla casa produttrice,
dovrebbe rimanere stabile a temperature di refrigerazione standard da 2 a 8 gradi Celsius per 30 giorni.
Se tutto andrà in modo positivo, ivertici di Moderna si sono detti ottimisti sul fatto di essere in grado di consegnare 20 milioni di dosi negli Stati Uniti entro la fine di quest'anno. Mentre per il prossimo potrebbero arrivare tra 500 milioni e un miliardo di dosi del vaccino mRNA-1273 in tutto il resto del mondo.
Il comunicato integrale:
Moderna_s_Covid_19_Vaccine_Update.pdf