Covid-19: Pechino chiude 40 stazioni della rete della metropolitana

- di: Redazione
 
Quaranta stazioni del vasto sistema della metropolitana di Pechino (cioè il 10 per cento del totale) sono state chiuse oggi come ulteriore misura per fronteggiare il diffondersi del contagio di coronavirus. La gestione della metropolitana, in una breve nota, ha annunciato la chiusura delle stazioni, non fornendo alcuna data per la revoca della misura. In ogni caso la chiusura dovrebbe avere, nell'immediato, un impatto relativamente limitato sui cittadini, dal momento questa settimana in Cina si celebra la Festa del Lavoro, con molti pendolari che lavorano da casa.

Pechino chiude 40 stazioni della rete della metropolitana

La capitale cinese, per decisione delle autorità centrali, è interessata da una serie di limitazioni agli spostamenti delle persone (con ristoranti e bar limitati al solo cibo da asporto, palestre chiuse e lezioni sospese a tempo indeterminato), che interessano anche i principali siti turistici della città, tra cui la Città Proibita, con la chiusura delle sale espositive al coperto e comunque con capacità parziale.
Alcune comunità, nelle quali i continui controlli (almeno tre test a settimana) hanno rilevato casi di Covid-19, sono state isolate, mentre le persone che risiedono in aree "controllate" devono rimanere entro i limiti della città.

Comunque Pechino oggi ha registrato solo 51 nuovi casi, cinque dei quali asintomatici. Tutte le attività a Pechino sono state chiuse ad eccezione di supermercati e negozi di frutta e verdura. Pur prendendo misure meno rigide a Pechino, la Cina nel complesso si è attenuta al suo rigoroso approccio "zero-Covid'' che limita i viaggi, testa gli abitanti di intere città e istituisce strutture ad hoc per cercare di isolare ogni persona infetta.
I ''blocchi'' iniziano con edifici e quartieri, per poi eventualmente estendersi a livello cittadino in casi di una veloce diffusione del contagio.

La situazione più delicata è a Shanghai, dove le misure sanitarie sono molto rigide e contestate, determinando carenze nei rifornimenti alimentari e nell'assistenza assistenza medica. La durezza delle misure ha provocato la rabbia dei cittadini, che hanno protestato vivacemente.
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