La Consulta conferma i limiti ai mandati dei sindaci: nuove regole per i Comuni sopra i 15.000 abitanti

- di: Cristina Volpe Rinonapoli

10/12/2024

La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 196 depositata oggi, ha confermato la legittimità dei limiti ai mandati consecutivi dei sindaci nei Comuni con più di 15.000 abitanti. La decisione arriva dopo il ricorso presentato dalla Regione Liguria contro il decreto legge n. 7/2024, che aveva introdotto modifiche significative alla normativa elettorale.

La Consulta conferma i limiti ai mandati dei sindaci

Il provvedimento in questione aveva alzato il tetto massimo per i sindaci dei Comuni fino a 5.000 abitanti, consentendo loro di candidarsi per un terzo mandato consecutivo, mentre per i Comuni tra i 5.001 e i 15.000 abitanti il limite è rimasto fissato a tre mandati. Per i Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, invece, la norma conferma la soglia di due mandati consecutivi.

La decisione della Consulta

Secondo la Corte, il legislatore non ha agito in modo "manifestamente irragionevole" nel differenziare i limiti di mandato in base alla dimensione demografica dei Comuni. Questa scelta, sottolineano i giudici, si inserisce in una visione volta a garantire il ricambio istituzionale e la rappresentatività democratica, evitando il consolidarsi di poteri personali eccessivamente duraturi nelle realtà più popolose.

Le motivazioni del ricorso

La Regione Liguria aveva sollevato dubbi di legittimità costituzionale, sostenendo che il decreto avrebbe penalizzato la continuità amministrativa e il radicamento territoriale nei Comuni più grandi. Tuttavia, la Consulta ha respinto tali argomentazioni, ribadendo che il bilanciamento tra esigenze di stabilità e ricambio democratico rientra nelle prerogative del legislatore.

Implicazioni politiche e amministrative

La sentenza avrà un impatto diretto sulle elezioni amministrative del 2024, soprattutto nei Comuni con più di 15.000 abitanti. La misura, già oggetto di dibattito, pone un argine alla possibilità di perpetuare leadership consolidate, aprendo spazi per nuove figure e progetti politici.

Le reazioni nel mondo politico sono state contrastanti. Da un lato, il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, ha accolto la decisione come una conferma del rispetto delle istituzioni, mentre dall'altro, esponenti del Partito Democratico hanno evidenziato l'importanza di garantire un ricambio generazionale senza compromettere l’efficacia amministrativa.

Tra continuità e cambiamento

La sentenza della Consulta traccia un confine chiaro, ribadendo che il potere locale non deve diventare un feudo inespugnabile. Tuttavia, la sfida più grande si giocherà sul terreno politico: riusciranno le nuove amministrazioni a dimostrare che l’alternanza non significa solo un cambio di volti, ma un passo avanti nella qualità della governance? Le elezioni amministrative del 2025 saranno il banco di prova per un sistema che, più che mai, deve dimostrarsi all’altezza delle aspettative dei cittadini.

Tags: attualità, politica, sindaci, comuni, corte costituzionale

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