Riforma ammortizzatori sociali, Confcommercio: "Servono interventi per imprese del terziario"

- di: Daniele Minuti
 
Si è tenuto in videoconferenza un incontro fra il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e le parti sociali, relativo alla riforma degli ammortizzatori sociali alla luce dell'impatto che l'aumento del costo dell'energia sta avendo sullo scenario lavorativo ed economico, a cui si aggiungono la carenza di materie prime e il conflitto in Ucraina. Proprio Confcommercio ha messo il carico sulla composizione della riforma, che avrebbe dovuto prevedere una fase di transizione, come dimostrato dai provvedimenti legati al decreto "Sostegni Ter". 

Confcommercio e le parti sociali incontrano il ministro del Lavoro, Andrea Orlando

Ora come ora c'è bisogno di prevedere nuove ipotesi di Cassa Integrazione emergenziale, agendo sul blocco dei contatori ai fini della durata massima dei trattamenti di integrazione salariale ordinaria, usabili anche dalle imprese del terziario (che a marzo chiuderanno le 13 settimane nel biennio mobile)

Donatella Prampolini, vicepresidente di Confcommercio con delega al Lavoro e al Welfare, ha spiegato: "Per le imprese del terziario non ricomprese nel decreto serviranno interventi mirati sia sulle settimane di ammortizzatori sociali fruibili che sulle causali di utilizzo. Da ultimo ma non ultimo abbiamo apprezzato il meccanismo di premialità introdotto, da sempre proposto da Confcommercio, ma per essere un vero bonus malus deve riguardare tutte le aziende e la contribuzione ordinaria, non solo quella addizionale, tanto più per le aziende che hanno subìto il maggior impatto dall’incremento dei costi della riforma".

Il ministro Andrea Orlando ha detto: "Naturalmente, visto che gli scenari sono imprevedibili, si tratterà di adeguare via via gli strumenti che abbiamo a disposizione. In questo quadro il rischio di strozzature e manovre speculative è forte e crediamo che il dialogo sociale sia utile per costruire anche gli strumenti d'intervento perché gli shock non sono mai simmetrici e provocano danni per qualcuno e vantaggi per altri che possono costruire rendite con il rischio di destrutturare il mercato e le filiere".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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