Confcommercio: "Crescono PIL e consumi ma turismo, ristorazione e cultura soffrono"

- di: Daniele Minuti
 
L'Ufficio Studi di Confcommercio certificano la ripresa economica con i numeri del consuntivo consumi 2021: l'anno appena concluso si chiude infatti con una crescita del Prodotto Interno Lordo di 6,2 punti percentuali e un aumento dei consumi del 5,1%. Ma la ripresa rischia di non essere uguale per tutti.

Confcommercio: "La ripresa non è uguale per tutti"

I numeri registrati infatti rischiano di essere catalogati unicamente come rimbalzi statistici, pur dimostrando una buona vitalità del tessuto produttivo italiano nonostante il perdurare della pandemia. Il problema resta relativo ai settori che non riescono a rialzarsi, come quelli del turismo, della cultura, del tempo libero e della ristorazione, la cui risalita agli standard pre-Covid potrebbe arrivare solo nel 2023. 

Ristorazione e hotel registrano un calo dei consumi del 27,3% e del 35%, i servizi di cultura e tempo libero del 21,5%, mentre trasporti e settore dell'abbigliamento scendono rispettivamente di 16 e di 10,5 punti percentuali. 

Il direttore dell'Ufficio Studi, Mariano Bella, ha dichiarato: "È evidente che il recupero prosegue più lentamente del previsto e per i consumi, in calo del 7,3% rispetto al 2019, il completo ritorno ai livelli pre-pandemici non avverrà prima del 2023. Per una ripresa più robusta bisognerà attendere condizioni macroeconomiche più favorevoli, anche perché la nuova ondata pandemica, con le conseguenti restrizioni e, soprattutto, l’accelerazione inflazionistica innescata dai prezzi delle materie prime, rischiano di bloccare l’ampio potenziale di consumo delle famiglie italiane. L’eccesso di risparmio forzoso e precauzionale accumulato negli ultimi due anni difficilmente troverà sbocchi favorevoli in condizioni di nuova incertezza pandemica e inflazionistica. In questo contesto è indispensabile sostenere in particolare le componenti della filiera turistica e le sue estensioni alla convivialità e alla cultura adottando misure sugli ammortizzatori sociali, senza aggravi di costo per le imprese, e sull’accesso al credito, ma anche interventi fiscali e contributi a fondo perduto parametrati alle perdite subite".

Il Presidente di Confommercio, Carlo Sangalli, ha commentato: "La nuova ondata pandemica, insieme a inflazione e caro energia, sta raffreddando consumi e ripresa economica. Una ripresa che per migliaia di imprese, come quelle del turismo, non è mai arrivata pienamente. In un contesto ancora così grave e allarmante chiediamo al Governo di procedere subito con i sostegni ai settori più colpiti, a cominciare dal rinnovo della cassa Covid e delle moratorie fiscali e creditizie".
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