Confcommercio: "A giugno cala la produzione industriale: rischio frenata per l'economia"

- di: Daniele Minuti
 
Il rallentamento della produzione industriale non accenna a fermarsi: dopo il brutto risultato, il dato in Italia cala del 2,1% rispetto al mese precedente e dell'1,2% in termini tendenziali, nonostante i dati Istat mostrino una crescita dell'1,2% sul trimestre precedente. Di questo e del possibile impatto che avrà sul sistema economico italiano ha parlato Confcommercio.

Confcommercio: "A giugno cala la produzione industriale"

Il risultato negativo su base mensile si espande a quasi la totalità dei settori, escludendo quello dell'energia che sale di 1,9 punti percentuali. Fra quelli che registrano variazioni tendenziali positive ci sono le fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati e quella di computer e prodotti di elettronica, entrambi in salita di 9,3 punti percentuali. Crescono del 5,5% le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori. Le flessioni più ampie si registrano nella fabbricazione di mezzi di trasporto (discesa di 9,8 punti percentuali), della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (calo del 6,9%) e nella fabbricazione di prodotti elettrici (-6,1%). 

L'Ufficio Studi di Confcommercio ha commentato in questo modo i dati forniti da Istat: "La riduzione congiunturale dell’indice della produzione industriale a giugno  segue la contrazione registrata a maggio. Due indizi non fanno una prova, ma considerando anche le recenti variazioni negative degli indici di fiducia e delle vendite al dettaglio, confermano che una brusca frenata dell’economia italiana sul finire dell’estate è una possibilità per nulla remota. Alla luce di queste dinamiche si rende ancora più pressante la necessità di proseguire con gli interventi di sostegno contro l’inflazione e a favore del potere d’acquisto delle famiglie e dell’equilibrio economico-finanziario delle imprese più colpite".
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