Coldiretti: "Allarme scorte di grano per il conflitto in Ucraina"

- di: Daniele Minuti
 
Continua a complicarsi la situazione relativa al prezzo del grano, resa sempre più grave dal conflitto in Ucraina: Coldiretti ha analizzato le quotazioni mondiali al Chicago Board of trade, riscontrando il massimo del prezzo dal 2008 (37,5 centesimi al kg), a cui si aggiungono aumenti anche per mais e soia.

Secondo Coldiretti, scatta l'allarme sulle scorte del grano per il conflitto in Ucraina

Le conseguenze più immediate riguardano le quantità necessarie per gli allevamenti di animali (+40% di costi per l'alimentazione del bestiame, che si aggiunge all'impennata dei costi per l'energia che gli allevatori italiani devono già affrontare) mentre a lanciare l'allarme relativo alle scorte sono le industrie produttrici di pane e pasta.

La nota di Coldiretti recita: "L'Italia è costretta ad importare materie prime agricole a causa dei bassi compensi riconosciuti agli agricoltori che sono stati costretti a ridurre di quasi 1/3 la produzione nazionale di mais negli ultimi 10 anni durante i quali è scomparso anche un campo di grano su cinque con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati perché molte industrie per miopia hanno preferito continuare ad acquistare per anni in modo speculativo sul mercato mondiale anziché garantirsi gli approvvigionamenti con prodotto nazionale attraverso i contratti di filiera sostenuti dalla Coldiretti. E quest’anno sono praticamente raddoppiati in Italia i costi delle semine per la produzione di grano per effetto di rincari di oltre il 50% per il gasolio necessario alle lavorazioni dei terreni ma ad aumentare sono pure i costi dei mezzi agricoli, dei fitosanitari e dei fertilizzanti che arrivano anche a triplicare. Nonostante questo il grano duro italiano  è pagato agli agricoltori nazionali meno di quello proveniente dall’estero da Paesi come il Canada dove è coltivato peraltro con l’uso del diserbante chimico glifosato in preraccolta, vietato in Italia. La produzione italiana è di alta qualità come dimostra il moltiplicarsi delle linee dedicate da ormai quasi tutte le principali industrie del settore a pasta e biscotti garantiti con grano nazionale al 100%, per rispondere alla forte domanda dei consumatori".

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