Coldiretti: "Record dell'export alimentare spinge il fatturato industriale"

- di: Daniele Minuti
 
La Coldiretti ha analizzato i dati Istat sulla crescita del fatturato industriale nel giugno del 2021 e un elemento che viene messo sotto la lente di ingrandimento è il contributo dato dalle esportazioni alimentari Made in Italy al risultato: a spingere la crescita dell'industria per il mese è stata infatti la crescita record dell'export alimentare (+23,1%) per un valore annuale stimabile in circa 50 miliardi di euro nel 2021.

"Con l’avanzare della campagna di vaccinazione, la riapertura delle attività di ristorazione e le vacanze" - spiega la nota ufficiale - "cresce la domanda di Made in Italy a tavola in Italia e nel mondo con il fatturato alimentare che segna a giugno un balzo dell’11,1% e con le grandi fiere internazionali che rappresentano un elemento strategico per far conoscere ed apprezzare le eccellenze italiane a istituzioni, stakeholder e operatori di mercato".

Per quanto riguarda i clienti che richiedono i prodotti italiani, gli Stati Uniti registrano l'aumento maggiore della domanda (+18,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) e si piazzano al secondo posto dietro la Germania (+6,8%) e davanti alla Francia (+6,7%). Fuori dal podio il Regno Unito anche a causa delle difficoltà portate dalla Brexit che hanno portato a un calo del 4,6% nel campo dell'export alimentare. Da segnalare il boom della Russia e l'eccezionale impennata dei numeri riguardanti la Cina (rispettivamente +16,5% +57,7%).

"La svolta è evidente anche in Italia" - chiude Coldiretti - "con quasi due italiani su tre (65%) in viaggio per vacanza nell’estate 2021 hanno scelto di mangiare principalmente fuori casa in ristoranti, trattorie, pizzerie, agriturismi, pub o fast food, secondo l’analisi Coldiretti/Ixè. Il cibo nell’estate 2021 – sottolinea la Coldiretti – si appresta a diventare la voce principale del budget delle famiglie in vacanza con circa 1/3 della spesa destinato per consumare pasti fuori ma anche per acquisto di alimenti o di souvenir o specialità enogastronomiche. Con la riapertura totale della ristorazione dopo il lungo periodo di lockdown, si è assistito ad un ritorno in grande stile dei consumi alimentari fuori casa. Un cambiamento importante dopo che la ristorazione lo scorso anno – conclude la Coldiretti – è stata tra i settori più colpiti dalla pandemia con i consumi alimentari degli italiani fuori casa che nel 2020 sono scesi al minimo da almeno un decennio con un crack senza precedenti per bar, ristoranti, trattorie e agriturismi che hanno dimezzato il fatturato (-48%) per una perdita complessiva di quasi 41 miliardi di euro nel 2020".
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