Previdenza, Cnpr: utile 2024 a 100,7 milioni, stima per il 2025 a 107,24 milioni

- di: Barbara Bizzarri
 
L’assemblea dei delegati della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca, ha dato il via libera, quasi all’unanimità, per l’assestamento del preventivo 2024 e al bilancio di previsione per il 2025. Le decisioni prese riflettono un contesto di crescita dei rendimenti mobiliari, sostenuto dal buon andamento dei mercati, e un incremento della contribuzione da parte degli iscritti, risultato di redditi e volumi d’affari in aumento.

Risultati economici e previsioni per il 2025

Per il 2024, il bilancio assestato registra un risultato positivo al lordo delle rettifiche di 100,7 milioni di euro, con un utile netto di 22,35 milioni. Tuttavia, le rettifiche, legate a svalutazioni di attività finanziarie per 46 milioni e crediti verso iscritti per 32,2 milioni, ridimensionano il risultato complessivo. Non sono incluse nel bilancio le variazioni positive derivanti dal riaccertamento di sanzioni e interessi pregressi, svalutati negli anni passati.
Il bilancio preventivo 2025 stima un risultato positivo al lordo delle rettifiche di 107,24 milioni e un utile netto di 31,96 milioni. Le previsioni includono un incremento della contribuzione minimale, adeguata all’inflazione del 1,969%, con un totale stimato di 348,36 milioni di euro derivanti da una platea di 27.054 iscritti tra attivi e pensionati. La spesa previdenziale, stimata in 291,4 milioni per il 2025, riflette un aumento dovuto alla perequazione delle prestazioni, che interessa circa 12.500 pensionati, con un incremento di 440 nuovi beneficiari rispetto al 2024.

Gestione finanziaria e investimenti

I rendimenti degli investimenti mobiliari, inclusivi di fondi immobiliari, hanno mostrato segnali positivi. Al 31 ottobre 2024, il rendimento complessivo era del 4,02%, mentre le gestioni a mandato hanno registrato un incremento del 7,23%. I proventi finanziari per il 2024 superano le aspettative del bilancio consuntivo 2023, con una crescita nei rendimenti sia della componente obbligazionaria sia di quella azionaria.
L’analisi ALM (Asset Liability Management) aggiornata per il triennio 2023-2025 prevede una riduzione della quota di patrimonio immobiliare, destinata a scendere al 26,7% entro il 2025 rispetto al 29,5% di metà 2024. L’obiettivo di rendimento nominale è fissato al 5,3%, con un rendimento reale atteso del 3,2%. Il funding ratio, indicatore di sostenibilità, è in miglioramento: al 30 giugno 2024 si attestava al 93,3%, con valori simili attesi per la fine dell’anno.

Svalutazioni e recupero crediti

Prosegue la politica di prudente valutazione dei crediti verso iscritti, con svalutazioni previste per 32,2 milioni nel 2024 e 36,12 milioni nel 2025. La cifra complessiva delle svalutazioni raggiungerà 278,98 milioni a fine 2025, senza implicare una rinuncia al recupero. L’ente ha intensificato le azioni esecutive, con oltre 8.000 decreti ingiuntivi emessi per sanare irregolarità contributive relative agli anni fino al 2021.
Modifiche regolamentari e sostenibilità a lungo termine

Una proposta di modifica dell’aliquota contributiva soggettiva prevede un graduale innalzamento dal 15% al 16% nell’anno successivo all’approvazione ministeriale, fino a raggiungere il 18% in tre anni. Per l’aliquota massima, è previsto un aumento dal 25% al 40%. L’obiettivo è migliorare l’adeguatezza delle prestazioni future, specialmente per i nuovi iscritti che aderiranno esclusivamente al regime contributivo.
Il nuovo bilancio tecnico attuariale, basato sui dati al 31 dicembre 2023, conferma la sostenibilità del fondo previdenziale per 50 anni, garantendo il rispetto degli equilibri richiesti dalla legge 335/1995 per un periodo di 30 anni.

Strategia patrimoniale e visione di lungo periodo

La Cassa intende consolidare l’allocazione del patrimonio mobiliare, mantenendo la quota azionaria al 30% e quella obbligazionaria al 51,5%. Gli investimenti alternativi sono stimati al 12%, con una componente liquida del 2% e una illiquida del 10%. Queste misure mirano a garantire rendimenti sostenibili, proteggendo il patrimonio degli iscritti in un contesto di mercato in evoluzione. I ottenuti finora confermano l’impegno della Cassa a rafforzare la propria solidità finanziaria e a sostenere una crescita equilibrata, rispondendo alle esigenze degli iscritti e rafforzando la sostenibilità del sistema previdenziale.

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