Clima: i cambiamenti mettono in pericolo le coltivazioni di caffè, Starbucks corre ai ripari

- di: Redazione
 
L'arabica, la qualità di caffè forse più popolare e apprezzata, rischia di pagare a duro prezzo i cambiamenti climatici. Come si legge in un rapporto della Banca interamericana di sviluppo, ''per crescere correttamente, le colture di caffè richiedono livelli specifici di temperatura, luce e umidità”.
Condizioni che oggi sono ampiamente soddisfatte in alcune parti dell’America Latina, all’interno di una regione chiamata ''cintura del caffè''. Ma, entro il 2050, secondo la Banca, ''l’aumento delle temperature ridurrà l’area adatta alla coltivazione del caffè fino al 50%”.

Clima: i cambiamenti mettono in pericolo le coltivazioni di caffè, Starbucks corre ai ripari

Quindi, dicono ora gli esperti, affinché il caffè continui a prosperare dov’è adesso, le cose devono cambiare. Lo sa bene Starbucks, la catena globale che deve al caffè gran parte delle sue fortune. Starbucks, che afferma di acquistare circa il 3% di tutto il caffè mondiale, sta sviluppando nuove varietà di arabica coltivate appositamente per resistere meglio a un pianeta che si riscalda.
Un progetto al quale gli agronomi di Starbucks stanno lavorando da oltre dieci anni, coltivando diversi tipi di alberi di caffè, alla ricerca di quelli quelli che diano una quantità elevata di frutti in un periodo di tempo relativamente breve e, tra le altre cose, resistano alla ruggine delle foglie del caffè, una malattia che attacca le piante di caffè ed è aggravata dai cambiamenti climatici.

L'opera di selezione è stata grande oltre che impegnativa, avendo gli agronomi lavorato su centinaia di varietà, sino ad arrivare ad appena sei che soddisfano le esigenze gli standard dell'azienda in termini di gusto e sapore. Le sei nuove qualità sono contenute in un catalogo, che elenca il profilo aromatico di ciascuna. Si va da un caffè con note di melone, miele e zucchero di canna a un altro con un sapore di agrumi, erbe e fiori.
Una delle sperimentazioni riguarda il ciclo del raccolto, sul quale si sta sperimentando per ridurlo a due anni rispetto ai tre/quattro attuali. Starbucks, con quasi 36.000 sedi in tutto il mondo, dipende fortemente dagli agricoltori: acquista da circa 400.000 produttori in 30 Paesi.

Il caffè non è l’unica coltura minacciata dal cambiamento climatico. Siccità, gelo o forti piogge possono devastare i raccolti di tutti i prodotti agricoli, dal cacao all’uva . Inoltre, le condizioni meteorologiche estreme sono imprevedibili, il che rende difficile per gli agricoltori pianificare questi cambiamenti in modo efficace.
Ma il caffè arabica, l’unica varietà utilizzata da Starbucks, è particolarmente a rischio perché le sue piante attualmente non sono resistenti agli stress idrici e sono più suscettibili a malattie come la ruggine fogliare, che si manifesta soprattutto quando le temperature sono insolitamente alte.
Altre varietà di caffè, come la robusta e la liberica, resistono meglio dell’arabica in queste difficili condizioni. Ma i produttori di caffè tendono ad evitare queste varietà perché ai consumatori piace il sapore e l'odore dell'arabica.
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