Caro-vita: cresce indebitamento delle famiglie. Aumento rischio usura

- di: Barbara Bizzarri
 
I dati diffusi da Assoutenti evidenziano che ogni cittadino italiano, neonati compresi, a fine 2023 risulta indebitato, in media, per circa 9.949 euro, mentre ogni famiglia residente porta sulle spalle un debito verso banche e società finanziarie che ammonta a 22.674 euro: contestualmente, l’Associazione ha anche lanciato l’allarme sovraindebitamento e usura, data la contingenza in atto.

Caro-vita: cresce indebitamento delle famiglie. Aumento rischio usura

Infatti, per contrastare l’inflazione alle stelle degli ultimi due anni e la rapida crescita dei tassi di interesse sui mutui, gli italiani sono stati costretti, da un lato, a intaccare i propri risparmi, con la propensione al risparmio in calo, secondo l’Istat, del -3,6% nei primi sei mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022, sia ricorrendo a prestiti e piccoli finanziamenti anche per affrontare le spese quotidiane. Assoutenti stima che, alla fine del 2023, il valore del credito al consumo raggiungerà il record di 160 miliardi di euro in Italia, con una crescita del +220% rispetto a 20 anni fa, considerato che a fine 2002 l’ammontare dei debiti per l’acquisto di beni e servizi era sotto i 50 miliardi di euro.

Lo stock dei mutui accesi dalle famiglie ammonta invece oggi a 425 miliardi di euro: 162 miliardi di euro il valore dei soli mutui a tasso variabile. Prestiti, mutui e finanziamenti che pesano complessivamente per 585 miliardi di euro, pari ad un debito medio, considerata la popolazione italiana, di 22.674 euro a famiglia, quasi 10mila euro a cittadino residente.

Secondo l’analisi di Assoutenti, nel biennio 2022/2023, il rialzo dei prezzi al dettaglio (+8,1% l’inflazione media del 2022, +5,7% quella acquisita per il 2023) ha determinato complessivamente, e a parità di acquisti, una maxi-stangata da 4.185 euro a famiglia a titolo di spesa aggiuntiva per beni e servizi.  A ciò si aggiunge il dramma dei tassi di interesse: i continui rialzi imposti dalla Bce negli ultimi due anni, portano un mutuo a tasso variabile da 150mila euro della durata di 25 anni a costare oggi +4.380 euro all’anno rispetto a quanto pagato nel 2021, con la rata mensile salita in media di +365 euro. La rata mensile di un mutuo da 125mila euro (sempre a 25 anni) sale invece di +270 euro sul 2021, con un maggior costo annuo pari a +3.240 euro.

Una situazione drammatica che, a quanto denuncia Assoutenti, da un lato alimenta il fenomeno del sovraindebitamento, dall’altro spinge una fetta crescente di popolazione a finire nelle maglie dell’usura.

Per affrontare la situazione attuale delle famiglie italiane e discutere delle iniziative da intraprendere per creare una economia più sostenibile e vicina ai bisogni dei consumatori e del Paese, si terrà dal 12 al 14 dicembre a Portici, presso il Museo Nazionale delle Ferrovie di Pietrarsa,  “Expo consumatori 2023”, in una edizione combinata al villaggio della sostenibilità promosso da Adiconsum. Un appuntamento annuale in cui consumatori, istituzioni e autorità si confronteranno su temi di attualità. Quest’anno, l’evento è intitolato “Per un’Italia che cresce, originale, circolare, felice” e vedrà protagonisti rappresentanti del Governo, della politica, delle grandi aziende e di Associazioni dei consumatori.

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