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Buffett, l’ultimo giorno del re degli investimenti

- di: Bruno Coletta
 
Buffett, l’ultimo giorno del re degli investimenti
Buffett, l’ultimo giorno del re degli investimenti
È oggi che si chiude una delle stagioni più lunghe e influenti della finanza mondiale. Dopo sessant’anni alla guida di Berkshire Hathaway, Warren Buffett (foto) lascia il comando operativo e consegna il timone a Greg Abel, chiamato a misurarsi con un’eredità quasi ingombrante.

L’uomo che ha trasformato una fabbrica tessile in un colosso

Quando nel 1965 Buffett acquistò Berkshire Hathaway, la società era una tessitura in declino. Le azioni valevano 19 dollari. Oggi sfiorano i 750 mila dollari ciascuna e la holding supera la soglia simbolica dei 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione, territorio finora riservato ai giganti della tecnologia.

Il talento precoce e l’ossessione per il valore

La leggenda nasce presto. Nel 1942, a soli 11 anni, Buffett compra le sue prime azioni. Da allora costruisce una filosofia basata su pazienza, valore intrinseco e diffidenza verso le mode. Un approccio che ha premiato investimenti diventati iconici come Apple, Coca-Cola e BYD, il colosso cinese dell’auto elettrica oggi rivale diretto di Tesla.

Errori, rimpianti e lezioni pubbliche

Nemmeno il “più grande investitore del mondo” è infallibile. Buffett non ha mai nascosto i suoi passi falsi: USAir, Salomon Brothers e soprattutto il rimpianto di non aver creduto in Amazon agli inizi. Errori trasformati in lezioni, sempre condivise con trasparenza nelle sue lettere agli azionisti.

Il peso delle parole nei momenti di crisi

Durante la crisi finanziaria del 2008, una sua mossa – investimenti simbolici ma strategici in Bank of America e Goldman Sachs – bastò a ristabilire fiducia nei mercati. Ogni sua scelta, ogni frase, ha funzionato per decenni come un termometro emotivo della finanza globale.

Omaha, la città che teme il silenzio

Con la fine dell’era Buffett, Omaha guarda al futuro con apprensione. La città del Nebraska ha beneficiato per anni dell’indotto economico legato all’assemblea annuale degli azionisti: due giorni di spettacolo finanziario capaci di portare milioni di dollari tra hotel, ristoranti e commercio locale.

La sfida di Greg Abel

Ora tutto passa nelle mani di Abel. Buffett ha rassicurato gli investitori annunciando che manterrà un significativo pacchetto di azioni di Classe A. “Un livello di fiducia che non credo richiederà molto tempo”, ha scritto nella sua ultima lettera agli azionisti. Parole che suonano come un ultimo, decisivo endorsement.

Un’eredità che va oltre i numeri

Più dei rendimenti, Buffett lascia un metodo e un’etica: investire capendo, attendendo, resistendo. Oggi non si chiude solo una carriera, ma un modo di intendere il capitalismo che ha fatto scuola in tutto il mondo.

Il faro più longevo

Con l’ultimo giorno di lavoro di Warren Buffett, la finanza globale perde il suo faro più longevo. Il mercato osserva, Omaha trattiene il fiato e Greg Abel sa che il difficile non è iniziare, ma dimostrare di essere all’altezza di una leggenda.

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