Ogni Capodanno è un bollettino di guerra. Una stupida assurdità, se pensiamo che a pochi chilometri da noi (Ucraina, Gaza ma non solo) c’è chi vive ogni giorno l’incubo della guerra: quella vera. E però ogni anno ci ritroviamo a commentare le stesse notizie: 2 morti, 5 mani amputate, 350 feriti, in 6 hanno perso un occhio e in 11 le dita… Sono numeri a caso, presi qua e là dalle news degli scorsi anni. E poi ci sono gli animali: nella notte di San Silvestro 2022 sono stati 400 i cani e gatti morti, migliaia quelli fuggiti. Per non parlare dei volativi e della fauna selvatica in generale. Una vera e propria strage. Per una volta pronuncio la fatidica frase, che solitamente mi fa venire l’orticaria: soltanto chi ha un animale in casa può capire. Ogni anno negli occhi dei miei cani, una in particolare che è pure la più anziana, leggo il terrore. Nonostante metta il volume della tv a mille per coprire il rumore, nonostante la tenga abbracciata a me facendo le vocine sceme per distrarla, nonostante le tapparelle abbassate e i biscottini preferiti tra le mani sento battere fortissimo il suo cuore, quasi sul punto di esplodere ad ogni esplosione dei maledetti, stramaledetti all’infinito, botti di Capodanno. Un’usanza barbara e idiota, nata peraltro per scacciare gli spiriti maligni a cui oggi, penso e spero, nessuno crede più. E così invece di scacciarlo lo incarniamo noi il maligno, dando sofferenza e morte a chi per noi darebbe pure la vita. Ma quanto può fare schifo l’essere umano?
Butta i botti!
Animali che quando sono vecchi, malati o ciechi impazziscono letteralmente di paura. Tremano, si nascondono, fuggono terrorizzati. Alcuni muoiono. Di panico, o schiacciati dalle macchine e perfino, siccome l’umana crudeltà non conosce limiti, con petardi legati alla coda o infilati nel sedere per il macabro, selvaggio divertimento di ragazzini sadici che al 99,9% saranno i criminali di domani. E così mentre voi ve la spassate a sparare razzi, miccette e bombe varie (spesso illegali e costosissime, poi però piagnete miseria), noi ce ne dobbiamo stare tappati in casa con la tv a palla subendo impotenti la vista del nostro amato cane, gatto (o quello che sia) terrorizzato. Così: per la vostra imbecillità e il vostro stupido sfizio. Di uscire, ovviamente, manco a parlarne. No. Ce ne stiamo a casa perché così voi avete deciso. In pratica siamo ostaggi dei cretini! E nulla possono i divieti, gli appelli, le campagne di sensibilizzazione… mi duole dirlo, ma è una battaglia persa.
E allora, per limitare i danni, tanto vale dare alcuni consigli utili formulati da medici veterinari, nella speranza che possano essere di aiuto per trascorrere delle feste serene. Innanzitutto non lasciare mai il cane all’aperto, prediligendo invece stanze piccole, magari lontane dalla strada o da zone dove qualcuno può sparare petardi. E’ sempre preferibile poi non lasciare l’animale da solo, ma se proprio non si può fare diversamente, rendere “viva” la stanza con un po’ di luce e musica o televisione accesa. Altro consiglio: anche se istintivamente viene naturale coccolare il cane, meglio evitare o comunque non esagerare con carezze e coccole. Perché quello che per noi è un gesto di affetto fatto al fine di tranquillizzare l’animale, provoca in lui l'effetto contrario poiché suggerisce che c'è qualcosa che non va. Lo so, è difficile e quasi sempre ci ricasco, ma è meglio far finta di niente. Se abbiamo un animale fobico, e ce ne accorgiamo perché ansima in maniera incontrollata, sbava e va in tachicardia, contattiamo il nostro veterinario che ci potrà prescrivere rimedi naturali come i fiori di bach o prodotti a base di ferormoni materni utili a calmarli. Ma ricordiamoci che è sempre consigliabile iniziare a somministrarli qualche giorno prima del 31 dicembre per favorire il rilassamento, e soprattutto no a soluzioni fai da te che possono essere pericolose: quindi, rivolgiamoci sempre e comunque al nostro veterinario di fiducia. Lasciamo inoltre che il nostro pet si rifugi dove preferisce, anche se si tratta di un luogo che normalmente gli è “vietato”. Durante le passeggiate teniamoli al guinzaglio, evitando anche di liberarli nelle aree cani per evitare fughe dettate dalla paura. Va da sé che è fondamentale non portarli fuori a mezzanotte o nelle ore immediatamente precedenti, perché spesso gli scoppi iniziano (li mortacci loro) con largo anticipo. E purtroppo anche nei giorni a seguire. Ultimo, ma non da ultimo, sensibilizziamo l’opinione pubblica: i nostri amici e parenti, i nostri vicini ma soprattutto i bambini e i ragazzi. Responsabilizziamoli, facendo capire loro quanto possano essere pericolosi per loro stessi e per gli animali tutti. E che non c’è divertimento alcuno nel simulare una guerra, laddove purtroppo di guerre con bombe vere ce ne sono fin troppo.