Milano guida il rialzo europeo, mercati stabili nonostante Wall Street chiusa

- di: Matteo Borrelli
 
Le Borse europee archiviano una seduta complessivamente positiva, sebbene priva del riferimento di Wall Street, chiusa per festività. Milano si distingue tra le principali piazze, con il FTSE MIB in progresso dello 0,67% a 35.346 punti, continuando la serie di rialzi avviata all'inizio della settimana. Di seguito un’analisi dettagliata dell’andamento dei mercati, delle valute, delle materie prime e delle principali variabili macroeconomiche.
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Lieve rialzo per i listini europei
Francoforte chiude praticamente invariata (+0,02%), confermando la sua prudenza in attesa di nuovi dati macroeconomici. Parigi registra un incremento dello 0,59%, sostenuta dai settori del lusso e della tecnologia. Londra si distingue con un solido +0,80%, spinta dai comparti energetico e minerario.
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Focus su Piazza Affari
Il FTSE MIB segna un nuovo rialzo grazie alla buona performance di titoli come Prysmian (+4,85%), spinta da nuove commesse globali, e Iveco (+3,10%), che beneficia di report positivi sulle vendite di veicoli commerciali. Bene anche Moncler (+1,96%) e Saipem (+1,73%), trainata dal leggero recupero del prezzo del petrolio.
In calo STMicroelectronics (-0,51%), penalizzata dalla debolezza del comparto tech europeo.
Tra le mid-cap, brillano Banca Ifis (+3,38%) e Ferragamo (+2,70%), mentre arretrano Ariston Holding (-2,95%) e Technoprobe (-2,51%).
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Spread e obbligazioni: pressioni sul debito italiano
Il differenziale tra BTP e Bund tedeschi si amplia leggermente, salendo a 117 punti base (+3), con il rendimento del decennale italiano al 3,69%. “I mercati restano cauti in attesa delle prossime decisioni della BCE”, ha commentato Marco Patuano, analista obbligazionario presso Intesa Sanpaolo.
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Valute e materie prime: stabilità per oro e petrolio
L’euro/dollaro si mantiene stabile a quota 1,031, in un contesto di volatilità ridotta. L’oro registra un lieve incremento, attestandosi a 2.674,2 dollari l’oncia, sostenuto dalla domanda degli investitori come bene rifugio. Il petrolio WTI si apprezza leggermente a 73,72 dollari al barile, con i mercati in attesa delle prossime mosse dell’OPEC+.
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Macro in evidenza: Cina e Germania protagoniste
Cina: I prezzi al consumo aumentano dello 0,1% annuo
, in linea con le attese, mentre i prezzi alla produzione restano in territorio negativo (-2,4%), segnalando pressioni deflazionistiche.
Germania: La produzione industriale cresce dello 0,5% a novembre, recuperando il calo del mese precedente (-0,4%). La bilancia commerciale tedesca segna un surplus di 14,7 miliardi di euro, superiore alle attese.
Unione Europea: Le vendite al dettaglio restano deboli, mostrando un calo annuo del 2,1% e una timida crescita mensile dello 0,3%.
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La seduta di venerdì sarà cruciale per verificare se l’andamento positivo dei mercati europei potrà essere confermato o se prevarrà la prudenza legata ai rischi globali.

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