Borsa: Europa volatile a meta' seduta con calo Pmi, torna ipotesi maxi taglio Bce
- di: RCor
Seduta volatile per le Borse europee, con gli investitori che stanno analizzando i dati macro e tornano a interrogarsi sulle prossime mosse della Bce, con l'ipotesi di un maxi taglio a dicembre che torna a prendere consistenza. I listini sono infatti partiti in rialzo, hanno quindi bruscamente frenato dopo la pubblicazione dei deludenti indici Pmi del mese di novembre e a meta' giornata stanno tentando alcuni di arginare le perdite, alcuni un recupero. Parigi cede lo 0,33%, Francoforte lo 0,16%, Madrid lo 0,45%. Sono in controtendenza Amsterdam (+0,55%) e Londra (+0,69%). Milano, arrivata a perdere oltre lo 0,8%, segna un ribasso dello 0,5%. Nel dettaglio gli indici Pmi europei hanno evidenziato che a novembre sono in netto peggioramento sia l'attivita' manifatturiera, che quella dei servizi (l'indice composito e' scivolato a 48,1 punti, dai 50 di ottobre). Il dato ha subito incoraggiato gli ordini in vendita, che poi sono rallentati sull'ipotesi che un'economia europea debole possa spingere la Banca centrale europea a tagliare con decisione i tassi di interesse. A riprova le ipotesi che la Bce annuncera' una sforbiciata di 50 punti base a dicembre sono balzate al 50% dal 15% di ieri, stando ai tassi di mercato. A Piazza Affari, di riflesso, vanno male le banche, risentendo dello scenario di tassi in calo che possono pesare sui margini degli istituti. Mps guida i ribassi, cedendo il 2,9%, ma anche Banco Bpm, Pop Sondrio, Unicredit e Intesa Sanpaolo arretrano di oltre il 2%. Sono invece ben comprate le utilities, che ben si sposano a uno scenario di calo dei tassi, con Enel su dell'1,28%, A2A dell'1,5% e Terna del 2%. Tiene il lusso con il mercato che si interroga sull'andamento dello shopping natalizio: Cucinelli sale dello 0,9% Moncler oscilla sulla parita'. Infine Dovalue accusa una flessione dell'11% all'indomani dell'annuncio (a Borsa chiusa) dei termini dell'aumento di capitale da quasi 150 milioni di euro che partira' lunedi'. Sul fronte dei cambi l'euro si indebolisce a 1,0412 dollari (ieri in chiusura a 1,0487) e 160,7 yen (162,02), mentre il dollaro-yen si attesta a 154,33 (154,5). Il petrolio ha invertito la rotta: il wti, contratto di gennaio, si attesta a 69,8 dollari al barile (-0,43%). Ha girato al ribasso anche il prezzo del gas, scambiato ad Amsterdam a 48,22 euro al megawattora (-0,17%). Infine il Bitcoin, pur rimando prossimo ai record, frena l'andatura e sale dello 0,9% a 98.8519.004 dollari.