Tokyo guida il ribasso mentre DeepSeek agita il mercato tecnologico

- di: Matteo Borrelli
 
La Borsa di Tokyo ha concluso la giornata di oggi in forte calo, con l’indice Nikkei che ha perso l’1,39%, chiudendo a quota 39.016,87 e registrando una perdita di quasi 550 punti. Questo ribasso è stato attribuito all’impatto del crollo del Nasdaq, il listino tecnologico statunitense, che ha fatto scattare l’allarme nel settore dell’intelligenza artificiale, scosso dal successo della cinese DeepSeek. La piattaforma, che ha recentemente ottenuto un forte interesse grazie alle sue applicazioni avanzate, ha messo in discussione la competitività delle aziende tecnologiche occidentali, creando nervosismo tra gli investitori globali.
Nel mercato valutario, lo yen ha continuato a perdere terreno sul dollaro, scambiato a 155,80, e sull’euro, con un tasso di cambio a 162,60. Questa flessione segue un temporaneo rafforzamento dello yen osservato nelle scorse settimane, alimentato dalle speculazioni sulla politica monetaria giapponese.

Il petrolio in crescita sui mercati globali
Sul fronte delle materie prime, il petrolio ha registrato un aumento sui mercati internazionali. Il WTI con consegna a marzo è stato scambiato a 73,53 dollari al barile, segnando un rialzo dello 0,49%. Parallelamente, il Brent è salito a 77,47 dollari al barile, con un incremento dello 0,51%. Questi aumenti sono legati alle prospettive di una domanda più robusta in Cina, che sta progressivamente allentando le restrizioni sanitarie post-pandemia, e alla diminuzione delle scorte negli Stati Uniti.
Secondo quanto dichiarato da Jane Hollister, analista di mercato per Energy Insights, “le tensioni geopolitiche in Medio Oriente e l’ottimismo sulla crescita economica cinese stanno alimentando l’aumento dei prezzi del petrolio”.

Andamento delle principali borse asiatiche
Il clima di incertezza si è esteso anche agli altri mercati asiatici:
Hong Kong: l’Hang Seng ha ceduto lo 0,85%, penalizzato dai titoli tecnologici.
Shanghai: il Composite è sceso dello 0,47%, mentre gli investitori restano cauti sui segnali contrastanti provenienti dall’economia cinese.
Seoul: il Kospi ha perso lo 0,93%, con un calo significativo nel settore dei semiconduttori.
Sydney: l’ASX 200 ha chiuso in ribasso dello 0,67%, risentendo delle preoccupazioni per l’andamento delle materie prime.

Valute sotto pressione
Sui mercati valutari, oltre al calo dello yen, l’euro ha registrato una flessione rispetto al dollaro, scambiato a 1,0435 con una perdita dello 0,54%. Tuttavia, la moneta unica si è rafforzata sullo yen, guadagnando lo 0,31% e raggiungendo un valore di 162,62. Il dollaro ha mantenuto una posizione di forza, supportato dai dati economici positivi provenienti dagli Stati Uniti.

Oro stabile nonostante l’incertezza
Il prezzo dell’oro si è mantenuto relativamente stabile, con un leggero calo dello 0,2%, attestandosi a 1.940 dollari l’oncia. Gli investitori continuano a considerarlo un bene rifugio, ma l’interesse è stato limitato dalla forza del dollaro. Secondo John Mayer, analista per Mining Investments, “la stabilità dell’oro riflette l’incertezza generale sui mercati, ma il rafforzamento del dollaro limita un rally significativo”.

Uno sguardo ai mercati globali
Mentre le borse asiatiche restano sotto pressione, si attendono gli sviluppi dagli Stati Uniti, dove la Federal Reserve terrà una riunione chiave questa settimana. Gli investitori monitorano da vicino anche le tensioni geopolitiche e l’evoluzione del mercato dell’intelligenza artificiale, con l’ascesa di aziende come DeepSeek che promettono di ridefinire gli equilibri tecnologici globali.

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