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Mercati asiatici in balia delle tensioni: oggi giornata no. L’azzardo di Trump scuote l’economia globale

- di: Matteo Borrelli
 
Mercati asiatici in balia delle tensioni: oggi giornata no. L’azzardo di Trump scuote l’economia globale
Borse asiatiche tra dazi e incertezza
Le principali Borse asiatiche hanno registrato andamenti negativi nella giornata odierna, influenzate dalle crescenti tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e dalle nuove restrizioni statunitensi sull’export di chip AI. 
Tokyo: l’indice Nikkei 225 ha chiuso in calo dello 0,9% a 22.948,18 punti, risentendo delle preoccupazioni legate alle restrizioni statunitensi sull’export tecnologico. 
Shanghai: l’indice SSE ha registrato una flessione dello 0,9%, attestandosi a 3.237,60 punti, nonostante i dati positivi sul PIL cinese del primo trimestre, che ha mostrato una crescita del 5,4% su base annua.
Hong Kong: l’indice Hang Seng ha subito un calo del 2,5%, chiudendo a 20.922,54 punti, con il settore tecnologico particolarmente colpito.
Mumbai: l’indice BSE Sensex ha mostrato una leggera flessione dello 0,2%, chiudendo a 76.646,97 punti, mentre il Nifty 50 è sceso dello 0,2% a 23.344,10 punti. La relativa stabilità del mercato indiano è attribuita alla limitata esposizione commerciale con gli Stati Uniti e a solidi fondamentali domestici.
Seoul: l’indice KOSPI ha chiuso in calo dello 0,7% a 2.461,45 punti, influenzato dalle tensioni commerciali e dalle restrizioni statunitensi sull’export tecnologico. 
Singapore: l’indice Straits Times ha registrato un calo del 2,2%, chiudendo a 3.393,69 punti, con i principali istituti bancari in flessione.
Taipei: l’indice TAIEX ha guadagnato 344,58 punti, chiudendo a 19.857,67 punti, nonostante un calo del volume degli scambi. 
Sydney: l’indice S&P/ASX 200 ha chiuso in rialzo dello 0,3% a 7.781,10 punti, sostenuto dalla ripresa del dollaro australiano.
Jakarta: l’indice IDX Composite ha subito una flessione del 7,9%, chiudendo a 5.891,32 punti, dopo una sospensione temporanea delle contrattazioni a causa di un calo superiore al 9% all’apertura. 
Kuala Lumpur: l’indice FTSE Bursa Malaysia KLCI ha chiuso in calo dello 0,67% a 1.476,48 punti, con prese di profitto sui titoli a grande capitalizzazione.
Bangkok: l’indice SET ha registrato un lieve aumento dello 0,2%, chiudendo a 1.127,59 punti, nonostante le preoccupazioni per l’impatto dei dazi sulle esportazioni.
Manila: l’indice PSEi ha guadagnato lo 0,66%, chiudendo a 6.186,10 punti, sostenuto dalle aspettative di un taglio dei tassi da parte della banca centrale.
Hanoi: l’indice VN-Index ha perso 13,65 punti, chiudendo a 1.227,79 punti, a causa di prese di profitto e incertezze legate ai dazi.________________________________________
Valute e materie prime: oro ai massimi, dollaro in calo
L’oro ha raggiunto un nuovo record, toccando i 3.266,65 dollari l’oncia, spinto dalla debolezza del dollaro e dalle incertezze legate alla guerra commerciale. 
Il dollaro statunitense ha mostrato segnali di debolezza, scambiando a 142,61 yen giapponesi e 1,1336 dollari per euro.
Il petrolio ha registrato un lieve calo, con il Brent a 64,49 dollari al barile e il WTI a 61,14 dollari, influenzato dalle preoccupazioni per un rallentamento della domanda globale.
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Prospettive future: incertezza e volatilità
Gli investitori rimangono cauti in attesa di ulteriori sviluppi nelle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. L’attenzione è rivolta alle prossime decisioni delle banche centrali, con particolare interesse per le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, previste nei prossimi giorni.

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