Borse asiatiche contrastate: Tokyo scivola, Cina resiste, tech in calo

- di: Matteo Borrelli
 
La Borsa di Tokyo chiude in calo, petrolio in rialzo e valute stabili
Le Borse asiatiche hanno registrato una seduta mista questa mattina, riflettendo le preoccupazioni legate al settore tecnologico e l’andamento dei rendimenti obbligazionari negli Stati Uniti. Il Nikkei 225 di Tokyo ha chiuso in lieve calo dello 0,26% a 39.981,06 punti, influenzato dalle vendite sui titoli tecnologici, in linea con i trend negativi a Wall Street. Gli operatori attribuiscono questa correzione al rialzo dei rendimenti dei Treasury statunitensi, che ridimensiona le aspettative di tagli ai tassi d’interesse da parte della Fed.
Sul fronte valutario, lo yen si è mantenuto stabile rispetto alle principali valute: 158 yen per dollaro e 163,60 yen per euro, confermando un periodo di calma sul mercato forex.

Panoramica delle altre borse asiatiche
In Cina, gli indici hanno mostrato performance divergenti: il CSI 300 è sceso dello 0,3%, appesantito dal comparto immobiliare, mentre lo Shanghai Composite ha chiuso appena sopra la parità (+0,1%) grazie al supporto del settore energetico. In Corea del Sud, il Kospi ha guadagnato lo 0,4%, trainato dai titoli automobilistici, mentre l'Hang Seng di Hong Kong ha chiuso in calo dello 0,5%, con il tech sotto pressione.

Materie prime: rialzo del petrolio, oro stabile
I mercati delle materie prime evidenziano un rialzo dei prezzi del petrolio. Il WTI con consegna a febbraio è stato scambiato a 74,65 dollari al barile (+0,54%), mentre il Brent per marzo ha raggiunto i 77,37 dollari (+0,42%). Questo aumento riflette le preoccupazioni per una possibile riduzione delle forniture globali, in particolare dalla Russia.
L’oro spot, spesso considerato un bene rifugio, è rimasto pressoché invariato, con un leggero incremento dello 0,15% a 2.652,50 dollari l’oncia. Il contratto Comex per febbraio è stato scambiato a 2.666,80 dollari, segno di un mercato attendista in vista di nuovi dati macroeconomici.

Valute: euro e dollaro in equilibrio
L’euro si mantiene stabile sui mercati internazionali, scambiato a 1,0348 dollari (+0,08%) e a 163,56 yen (+0,09%). La forza relativa della moneta unica riflette la cautela degli investitori, mentre si attendono aggiornamenti dalla Banca Centrale Europea (BCE) su eventuali nuove mosse di politica monetaria.

Spread e obbligazionario
In Europa, l’indice dello spread Btp-Bund si mantiene stabile intorno a 190 punti base, con il rendimento del decennale italiano fissato al 4,25%. Gli investitori osservano con attenzione l’andamento del mercato obbligazionario, soprattutto in vista della pubblicazione dei dati sull’inflazione nell’Eurozona.

Dichiarazioni dagli analisti
Il mercato è in una fase di consolidamento. Gli investitori attendono segnali chiari dalle banche centrali per orientare le loro strategie di lungo termine”, commenta Yuki Tanaka, analista presso Nomura Holdings. Sul petrolio, Maria Andersson di ING Bank aggiunge: “Il rischio geopolitico e l’incertezza sulla domanda cinese continuano a influenzare i prezzi”.

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