Borse: i mercati asiatici in ribasso, preoccupati dalle tensioni nelle banche americane

- di: Redazione
 
Le borse asiatiche hanno generalmente risentito, nell'ultima giornata di contrattazioni della settimana, delle preoccupazioni generate dallo stato di salute del settore bancario statunitense (con timori sulla tenuta di istituti regionali, alcuni dei quali alle prese con una fuga di depositi di clienti che preferiscono spostarli verso le grandi banche). Ma a preoccupare è anche la scarsa domanda dalla Cina.
Il benchmark giapponese Nikkei 225 ha guadagnato lo 0,9% nelle negoziazioni mattutine a 29.393,24 mentre società come Nissan Motor hanno guadagnato dopo aver riportato utili relativamente favorevoli. Ma SoftBank Group è crollata dopo aver registrato il secondo anno consecutivo di perdite.

Borse: i mercati asiatici in ribasso, preoccupati dalle tensioni nelle banche americane

Lo S&P/ASX 200 australiano è sceso dello 0,1% a 7.244,50. Il Kospi della Corea del Sud è sceso dello 0,4% a 2.481,40. L'Hang Seng di Hong Kong è rimasto praticamente invariato a 19.746,09, mentre lo Shanghai Composite ha perso lo 0,1% a 3.304,87.
L'S&P 500 ha perso 7,02 punti (lo 0,2%), a 4.130,62, con due titoli su tre in calo. Il Dow Jones Industrial Average ha perso 221,82, o lo 0,7%, a 33.309,51, mentre il Nasdaq Composite è salito del 22,07, o dello 0,2%, a 12.328,51.

A contribuire a limitare le perdite per il mercato c'è stato il rapporto che mostra che l'inflazione statunitense, a livello all'ingrosso, era in calo rispetto a quanto previsto dagli economisti. Ha fatto seguito a un rapporto del giorno precedente che mostrava che anche l'inflazione a livello di consumatori si stava comportando in gran parte come previsto.
I rapporti hanno contribuito a riaffermare le aspettative di Wall Street secondo cui la Federal Reserve sospenderà nuovamente l'aumento dei tassi di interesse alla prossima riunione di giugno. Sarebbe la prima volta che succede da più di un anno.

Per le banche, la preoccupazione più ampia è che i problemi del settore possano causare un calo dei prestiti, che danneggerebbe l'economia. Il governo degli Stati Uniti si sta avvicinando alla scadenza del primo giugno in cui potrebbe rimanere senza contanti, a meno che il Congresso non gli consenta di prendere in prestito di più. Gli economisti affermano che un conseguente default sul debito del governo degli Stati Uniti potrebbe essere catastrofico per l'economia.
Il rendimento del Treasury a 10 anni è sceso al 3,39% dal 3,44% di mercoledì scorso. Aiuta a fissare i tassi per i mutui e altri prestiti importanti. Il rendimento dei Treasury a due anni, che si muove maggiormente sulle attese per la Fed, è scivolato al 3,90% dal 3,91%.
Nel commercio di energia, il greggio USA di riferimento ha guadagnato 30 centesimi a 71,17 dollari al barile. Il greggio Brent, lo standard internazionale, ha guadagnato 23 centesimi a 75,21 dollari al barile.
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