Borse: contrastati i mercati asiatici, ottimismo per quelli europei

- di: Redazione
 
Mentre i mercati europei guardano con ottimismo alle contrattazioni odierne, in attesa dei dati sul Pil del quarto trimestre del 2023, le borse asiatiche hanno registrato le chiusure fortemente contrastate di Hong Kong e Shanghai. Cresce, intanto, l'attesa sulla decisione che la Federal Reserve dovrebbe prendere questa settimana sui tassi di interesse.
Le difficoltà in cui versa il settore immobiliare cinese (dopo la decisione di un tribunale di Hong Kong di ordinare la messa in liquidazione di Evergrande, che deve fare fronte a oltre 300 miliardi di dollari di debito) hanno condizionato i mercati. A Hong Kong l'indice di riferimento Hang Seng è crollato del 2% a 15.764,13 (tra i titoli delle società immobiliari, Country Garden è crollato del 5,7% e Sunac China Holdings ha perso il 4,8%).
L'indice Shanghai Composite ha ceduto lo 0,6% a 2.865,60.

Borse: contrastati i mercati asiatici, ottimismo per quelli europei

Il Nikkei 225 di Tokyo è salito dello 0,4% a 36.175,98 e il Kospi in Corea del Sud ha guadagnato lo 0,1% a 2.503,00. L'indice S&P/ASX 200 australiano ha guadagnato lo 0,2% a 7.591,00. Il SET di Bangkok non ha registrato movimenti degni di menzione.

Ieri, a Wall Street, l'indice S&P 500 ha guadagnato lo 0,8% stabilendo un altro record a 4.927,93. Il Dow Jones Industrial Average è salito dello 0,6%, a 38.333,45, e il Nasdaq composite è balzato dell'1,1% a 15.628,04.
Domani la Federal Reserve dovrebbe decidere cosa fare con i tassi di interesse. Gli operatori si aspettano che rimanga stabile, ma sperano che la Fed possa tagliare i tassi nella prossima riunione di marzo.
Per venerdì è atteso, da parte del governo americano, rilascerà l'ultimo aggiornamento mensile sul mercato del lavoro. Gli economisti si aspettano una crescita continua delle assunzioni, ma a un ritmo più moderato. Cosa che sarebbe positiva per la Fed.

Il greggio di riferimento statunitense è salito di 26 centesimi a 77,04 dollari al barile nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange. Un barile di greggio Brent, lo standard internazionale, ha guadagnato 25 centesimi a 82,08 dollari al barile.
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