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Borse: crescono i mercati asiatici, sotto la spinta di quelli cinesi

- di: Redazione
 
Borse: crescono i mercati asiatici, sotto la spinta di quelli cinesi
Le borse della regione Asia-Pacifico hanno avuto, oggi, una giornata positiva, grazie al ''traino'' di quelle cinesi, spinte dalle misure adottate dalla banca centrale a sostegno dell'economia. Come la riduzione del requisito di riserva delle banche che sarà abbassato di 0,5 punti percentuali, per liberare più denaro per i prestiti.
L'indice Hang Seng di Hong Kong è salito di oltre 400 punti, attestandosi a 18.604,26, mentre lo Shanghai Composite è salito dello 0,9%, attestandosi a 2.772,58. A Tokyo, l'indice Nikkei 225 è salito dello 0,7% a 37.974,98, mentre il Kospi di Seul è rimasto pressoché invariato a 2.602,30. Tra le borse della regione sono quella australiano ha visto un segno negativo, con l'indice australiano S & P/ASX 200 che è sceso dello 0,3% a 8.126,30.

Borse: crescono i mercati asiatici, sotto la spinta di quelli cinesi

Ieri l'S & P 500 è salito dello 0,3% a 5.718,57, Il Dow Jones Industrial Average ha aggiunto lo 0,1%, chiudendo a 42.124,65. Il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,1% a 17.974,27. Tra i singoli titoli, Tesla ha messo a segno un guadagno del 4,9%, recuperando le sue forti perdite di inizio anno. Crollo del 10,3% per Trump Media & Technology Group, al suo prezzo più basso da quando ha preso posto sul mercato azionario Nasdaq a marzo . La società dietro il social network Truth Social dell'ex presidente Donald Trump è scesa per sei giorni consecutivi.

Sempre nella giornata di ieri un rapporto preliminare di S&P Global ha suggerito che l'attività commerciale statunitense non sta crescendo così rapidamente come previsto dagli economisti, principalmente a causa di una continua flessione nel settore manifatturiero. Secondo il rapporto, il settore manifatturiero statunitense si è contratto più gravemente a settembre che ad agosto e ha raggiunto il minimo di 15 mesi. È stata una delle parti dell'economia maggiormente danneggiata dagli alti tassi di interesse.

Nel mercato obbligazionario, il rendimento del Treasury decennale è rimasto stabile al 3,74%, dove era venerdì sera. Il rendimento del Treasury biennale, che si muove di più con le aspettative per l'azione della Fed, è sceso al 3,58% dal 3,60% di venerdì sera.
Il greggio di riferimento statunitense è salito di 44 centesimi a 70,81 dollari al barile. Il Brent, lo standard internazionale, è salito di 41 centesimi a 73,62 dollari al barile.
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