Borsa: tornano timori sui tassi, a meta' seduta Milano -1,3% zavorrata da utility

- di: RCor
 
Europa in netto peggioramento al giro di boa di meta' seduta, con gli indici che toccano i minimi di giornata. Ad alimentare i timori degli investitori da un lato le parole di alcuni membri della Fed che ieri hanno raffreddato gli entusiasmi su futuri tagli dei tassi, prevedendone di 'modesti' e 'meno aggressivi', dall'altro si temono gli eventuali effetti inflazionistici derivanti da una possibile vittoria di Trump alle elezioni americane. Timori che spingono al ribasso anche i future di Wall Street, che preannunciano un'apertura in rosso dopo la chiusura debole di ieri. In giornata si attendono da un lato le stime economiche del Fmi e dall'altro si cercano nuovi spunti dalla stagione delle trimestrali, pronta a entrare nel vivo in Europa e ormai ben avviata negli Stati Uniti dove General Motors, Lockheed Martin e Verizon sono chiamate oggi alla prova dei conti. Cosi' il Ftse Mib di Milano viaggia in calo dell'1,3%. Pesanti anche il Cac di Parigi (-0,8%), il Ftse 100 di Londra (-0,7%), l'Aex di Amsterdam (-0,5%), l'Ibex di Madrid (-1,3%), mentre Francoforte, unico indice positivo in apertura, vira al ribasso e si attesa a -0,4%. Da segnalare il rialzo generalizzato dei rendimenti dei titoli obbligazionari europei e statunitensi con il decennale italiano benchmark sopra al 3,55% e quello tedesco sopra al 2,3%. Continuano a salire anche i tassi dei treasury Usa con il tasso sul decennale al 4,22%, ai massimi da inizio ottobre. Sull'azionario, a Piazza Affari pesanti le utility con Enel (-3%), A2a (-2,8%) ed Erg (-2,6%). A pesare sul comparto da un lato la possibile frenata del taglio dei tassi della Fed, dall'altro i dati sul settore elettrico italiano per il mese di settembre, pubblicati da Terna venerdi', che mostrano un calo della domanda elettrica dell'1,3% rispetto all'anno precedente. Vendite anche su Inwit (-2,8%) e sul comparto bancario. Tra i pochi titoli con il segno 'piu'' Iveco (+0,9%) e St (+1%) che beneficia del buon andamento del settore tech e dei conti positivi del colosso tedesco Sap. Acquisti anche su Leonardo (+0,5%), mentre Pirelli si aggira sulla parita' dopo l'upgrade di Intermonte. Sul valutario, l'euro e' ancora debole sul dollaro e scambia a 1,0825 (da 10826 di ieri in chiusura), toccando i minimi da quasi tre mesi. La moneta unica vale anche 163,28 yen (da 162,71), mentre il cross dollaro/yen e' a 150,83 (da 150,30). Sale il gas a 40,5 euro al megawattora (+1,2%) e inverte la rotta il petrolio con il Brent dicembre che sale dello 0,96% a 75 dollari al barile e il Wti di pari scadenza a 70,79 dollari (+1,07%). Non si arresta il rally dell'oro che rimane sui massimi con i future dicembre a 2.752 dollari l'oncia (+0,49%) e il contratto spot a 2.737 dollari (+0,69%).
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