Il Bonus Psicologo 2025 entra nella fase operativa. Il decreto interministeriale Salute–MEF, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 agosto, ha fissato la finestra per presentare le domande: dal 15 settembre al 14 novembre sarà possibile inoltrare la richiesta attraverso il portale dell’INPS. L’accesso alla procedura avverrà tramite credenziali SPID, Carta d’Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi, selezionando la sezione “Contributo sessioni psicoterapia – domande 2025”. Il sistema guiderà l’utente nella compilazione, permettendo anche di allegare documenti per le situazioni particolari (minori, soggetti sotto tutela o amministrazione di sostegno).
Bonus Psicologo 2025: al via le domande, requisiti, importi e modalità di utilizzo
La misura è aperta a tutti i cittadini residenti in Italia senza limiti di età, ma con un requisito economico preciso: l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non deve superare i 50.000 euro. Possono fare domanda anche genitori, tutori o amministratori di sostegno per conto di minori o persone incapaci, a condizione che siano rispettati i limiti reddituali. Non è richiesta prescrizione medica preventiva: l’accesso è diretto e fondato sulla sola necessità dichiarata di intraprendere un percorso di psicoterapia.
Importo e modulazione dell’aiuto
L’ammontare del contributo varia in base alla fascia ISEE. Fino a 15.000 euro di ISEE si può ottenere un voucher massimo di 1.500 euro; tra 15.001 e 30.000 euro il tetto scende a 1.000 euro; tra 30.001 e 50.000 euro l’importo massimo è di 500 euro. In tutti i casi, il rimborso copre sedute fino a 50 euro ciascuna: se la tariffa del professionista è superiore, la differenza rimane a carico del beneficiario. Il limite temporale di utilizzo del bonus è di 270 giorni dal momento della concessione, con l’obbligo di effettuare la prima seduta entro 60 giorni.
Utilizzo e professionisti accreditati
Il voucher è spendibile esclusivamente presso psicoterapeuti privati regolarmente iscritti all’Albo degli Psicologi e che abbiano aderito all’iniziativa tramite comunicazione al Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP). Dopo l’accoglimento della domanda, l’INPS fornirà un codice univoco che il beneficiario dovrà comunicare al professionista scelto, il quale emetterà fattura direttamente all’Istituto. Il sistema consente un controllo incrociato per evitare usi impropri e garantire la tracciabilità del contributo.
Finanziamento e struttura della misura
Il Bonus Psicologo, introdotto in via sperimentale nel 2022 per far fronte all’aumento del disagio psicologico post-pandemia, è stato reso strutturale. Per il 2025 è previsto uno stanziamento di 9,5 milioni di euro, ripartiti per il 70% in base al fabbisogno sanitario regionale e per il 30% secondo parametri socioeconomici. Questa stabilizzazione elimina l’incertezza che in passato accompagnava il rinnovo annuale, offrendo maggiore continuità ai cittadini e agli operatori del settore.
Graduatorie e fondi residui
L’INPS redigerà una graduatoria nazionale sulla base dell’ISEE, dando priorità ai redditi più bassi. In caso di fondi residui, verrà attivato lo scorrimento delle liste. Già nel 2025, grazie a circa 5 milioni di euro avanzati dalle precedenti edizioni, si prevede l’estensione del beneficio a migliaia di nuovi richiedenti senza necessità di ripresentare domanda, a condizione che abbiano mantenuto i requisiti economici.
Impatto sociale e contesto di riferimento
Negli ultimi anni la domanda di sostegno psicologico è aumentata in modo significativo. Secondo dati dell’Ordine degli Psicologi, il 34% degli italiani dichiara di aver valutato di iniziare un percorso di psicoterapia, ma la spesa media rappresenta ancora una barriera per molte famiglie. Il Bonus Psicologo mira a colmare parte di questo gap, favorendo l’accesso a professionisti qualificati e riducendo il rischio di rinunciare alle cure per motivi economici. L’INPS stima che, a regime, il beneficio possa coprire fino a 200.000 sedute all’anno, con un impatto diretto sulla salute mentale della popolazione.