Bonomi: "Soltanto insieme si può uscire dalla crisi"

- di: Daniele Minuti
 
Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, è stato uno dei protagonisti intervenuti durante il pre-summit think tank intitolato "Made in Italy: setting a new course" e organizzato da Gruppo 24 Ore, Financial Times e SkyTg24. E con le sue dichiarazioni ha toccato diversi argomenti, a partire da quello della sostenibilità.

"L'Industria del nostro Paese è pronta, anzi è all'avanguardia per quanto riguarda i progetti della sostenibilità" - spiega Bonomi - "ma adesso la vera sfida per l'Italia è rappresentata dalle riforme. Al momento noi contestiamo le linee guida che sono state ampliate fin troppo, mettendo al bando i prodotti biodegradabili. C'è una sorta di schizofrenia amministrativa nella governance della sostenibilità, il tema va affrontato con buon senso, l'impressione è che ci sia un integralismo sulla sostenibilità ambientale che non tiene conto del tempo necessario per una transizione. Tempo necessario per la sostenibilità sociale, se si chiude il comparto della plastica si lasciano a casa 20.000 persone. La nostra industria è la seconda al mondo per riciclo di rifiuti industriali, la sfida è la governance globale dato che l'Europa deve decidere se il dumping industriale possa essere accettato o vada disincentivato".


Capitolo ripresa: "Per far ripartire l'Italia e superare la crisi dobbiamo allearci, solamente insieme se ne può uscire, è finito il tempo dei distinguo. Il nostro è un Paese che deve ridare sogni e futuro ai nostri figli. La generazione di cassa delle imprese è a supporto esclusivo del debito emergenziale, serve un intervento per spalmarlo in più anni e superare il framework europeo, senza dimenticare però che serve sostegno anche per gli investimenti sulla crescita. Non basta intervenire sulla parte di debito per dare la possibilità alle aziende di pagarlo, ma di risorse finanziare per investimenti future: le nostre imprese nell'ultimo decennio avevano recuperato, ora dobbiamo ripatrimonializzare, altrimenti con le regole nazionali del sistema finanziario rimarranno fuori dai mercati".

Una chiusura sul livello del lavoro femminile in Italia: "Siamo molto indietro" - conclude Bonomi - "prima della pandemia la partecipazione delle donne era inferiore di 10 punti, la crisi ha aggravato questa situazione per loro, per giovani e contratti a tempo determinato. Dobbiamo intervenire, noi imprenditori dobbiamo far partecipare le donne al mondo del lavoro e arrivare a parità di distribuzione. Bisogna creare un ambiente favorevole e una serie di servizi a supporto delle lavoratrici".

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