Biocarburanti, dal G7 arriva un assist all’Italia. Pichetto: "Far ripartire il dialogo con Ue"

- di: Barbara Leone
 
Dal G7 Clima, Energia e Ambiente arriva un assist all’Italia per riaprire la partita sui biocarburanti in Europa. Al termine del vertice conclusosi ieri a Sapporo (in Giappone) è stata infatti evidenziata, in vista dell'appuntamento del 2035, l'importanza dei biocarburanti (dei quali l’Italia è produttrice), che vengono così associati agli e-fuel come strumenti per poter decarbonizzare il mondo dell'auto.

Biocarburanti, dal G7 arriva un assist all’Italia. Pichetto: "Far ripartire il dialogo con Ue"

“Ognuno di noi - si legge nel documento conclusivo del vertice - è impegnato a perseguire politiche e investimenti per garantire che i nostri sforzi per decarbonizzare la nostra flotta di veicoli siano in linea con le traiettorie necessarie per mantenere un aumento della temperatura di 1,5°C a portata di mano e sono coerenti con l’integrità ambientale e climatica. In questo contesto evidenziamo le varie azioni che ognuno di noi sta intraprendendo per decarbonizzare la nostra flotta di veicoli, comprese le politiche nazionali progettate per raggiungere il 100% o la massiccia penetrazione delle vendite di veicoli leggeri (LDV) come ZEV entro il 2035 e al di là; raggiungere il 100% di veicoli elettrificati nelle vendite di autovetture nuove entro il 2035; promuovere le infrastrutture associate e combustibili sostenibili a emissioni zero, compresi i combustibili biologici e sintetici sostenibili. Prendiamo atto delle opportunità offerte da queste politiche per contribuire a un settore stradale altamente decarbonizzato, compreso il progresso verso una quota di oltre il 50% di LDV a emissioni zero venduti a livello globale entro il 2030”.

Una svolta, quella di Sapporo, particolarmente gradita al ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto: “Siamo molto soddisfatti del forte allineamento tra i Paesi nell'accelerare la transizione verso sistemi a emissioni nette nulle, garantendo la necessaria sicurezza delle infrastrutture e la promozione degli investimenti in filiere innovative, tra cui l'idrogeno – ha dichiarato Pichetto -. Particolare apprezzamento va all'accelerazione che si imprime alla fuoriuscita dai combustibili fossili non abbattuti e per lo sviluppo del settore elettrico, con un contributo fortemente promosso dall'Italia di riconoscimento del fotovoltaico. Altro punto voluto dall'Italia è, nel settore dei trasporti, il riconoscimento di percorsi che valorizzano la specificità dei diversi Paesi, incluso in Italia l'utilizzo dei biocarburanti sostenibili, verso l'ambizioso obiettivo di decarbonizzare i settori più difficili. Credo che già da domani - ha aggiunto il ministro - occorra far ripartire il dialogo con i Paesi europei per arrivare con dati scientifici certi alle soluzioni migliori: i biocarburanti potranno sostituire benzina e diesel e mantenere viva l'industria dell'automobile italiana”.

Parole di soddisfazione arrivano anche da parte della Coldiretti. “Va riaperta la trattativa a Bruxelles per inserire nelle deroghe dopo il 2035 accanto ai carburanti sintetici anche i biocarburanti, la cui produzione non solo non è in conflitto con la produzione agroalimentare ma anzi le completa e la valorizza in un vero modello di economia circolare ed integrata con benefici sia in termini ambientali che di remunerazione dell’agricoltore”, afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

L’Italia in particolare – sottolinea la Coldiretti – è leader nella sperimentazione e produzione di sementi e tecnologie produttive che rendono la produzione di materia prima agricola per biocarburanti perfettamente sinergica, complementare e migliorativa della stessa produzione agricola realizzando un perfetto modello di economia circolare. Dalla valorizzazione dei reflui degli allevamenti con il biometano fino alla produzione di biomasse agricole non alimentari in terreni degradati ed inquinati con la coltivazione per alcuni anni di particolari varietà vegetali per biofuels che consente poi nuovamente la coltivazione di colture alimentari in quei terreni.
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