Banca Ifis: utile netto consolidato in crescita nei primi nove mesi del 2024
- di: Redazione
Banca Ifis conferma la sua solidità con i risultati dei primi nove mesi del 2024: nel periodo, l'utile netto consolidato di pertinenza del Gruppo ammonta a 126,6 milioni di euro (+1,5% su base annua), dato su cui ha influito il positivo andamento del business commerciale e del Settore Npl, oltre che l’attività della finanza proprietaria.
Banca Ifis: utile netto consolidato in crescita nei primi nove mesi del 2024
Sale del 3% il margine di intermediazione (arrivato a 531,8 milioni di euro) grazie alla crescita del Settore Commercial & Corporate Banking (+3,9%, a 10,2 milioni), al positivo contributo del Settore Npl (+6,7%, 13,5 milioni di euro) e al miglioramento dei risultati derivanti dall’attività della finanza proprietaria (+63%, 17,4 milioni di euro).
Il costo del credito si attesta a 28,9 milioni di euro, in discesa di circa 2 milioni di euro su base annua, a conferma della prudente gestione del rischio di crediti degli ultimi trimestri, mentre i costi operativi aumentano del 5,9%, fino a 299,7 milioni per le maggiori spese del personale, a causa della crescitaa del numero di dipendenti e del rinnovato CCNL oltre che per le maggiori altre spese amministrative.
La posizione di liquidità al 30 settembre 2024 è pari a circa 2,1 miliardi di euro di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR pari a circa 900%), mentre passando ai requisiti di capitale, il CET1 è pari a 16,43% e il TCR è pari a 18,65.
Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis (nella foto), ha dichiarato: “I risultati del terzo trimestre ci consentono di avvicinare la fine del 2024 con fiducia e confermare la guidance di utile per l’esercizio corrente a 160 milioni di euro. In questo modo, confermiamo gli obiettivi finanziari del Piano Industriale 2022- 2024, proseguendo nel rafforzamento dello sviluppo commerciale, nell’accelerazione del processo di innovazione e digitalizzazione e nella prudente gestione del rischio di credito. Pur in un anno caratterizzato da incognite geopolitiche e macroeconomiche, la Banca ha continuato a rafforzare la già ampia gamma di prodotti e servizi al fine di accompagnare le piccole e medie imprese italiane nelle sfide di mercato. Abbiamo inoltre continuato a implementare il nostro modello di social banking nella Divisione NPL, con processi finalizzati alla reinclusione finanziaria con un recupero sostenibile per i nostri clienti che sia coerente col percorso ideato dal nostro Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio. La crescita dei ricavi, pari al 3,8% rispetto allo stesso periodo del 2023, riflette la proattiva dinamica commerciale, la stabilità dei recuperi del business Npl e l’incremento dei risultati derivanti dall’attività in strumenti finanziari della finanza proprietaria che hanno consentito di controbilanciare l’aumento del costo della raccolta. Parallelamente, l’aumento della durata del portafoglio titoli ci ha consentito di ridurre i possibili impatti sul margine di interesse di futuri tagli dei tassi. Nei prossimi trimestri lo scenario macroeconomico dovrebbe risultare ancora positivo per il settore bancario, anche se caratterizzato da tassi in diminuzione, da un potenziale aumento della competizione nelle erogazioni ai clienti con rating più elevato e da un potenziale deterioramento della qualità dell’attivo conseguente all’andamento dell’economia europea. In questo contesto, da inizio anno la Banca ha avviato una serie di azioni volte a ridurre l’impatto di una possibile riduzione dei tassi di interesse mentre i possibili rischi sulla qualità dell’attivo sono mitigati dalla diversificazione del portafoglio, dalla breve durata dei crediti alla clientela, da solide garanzie a supporto delle esposizioni e dalla presenza di management overlays. Nei prossimi mesi, la Banca completerà le ultime progettualità del Piano Industriale triennale, con particolare attenzione ai processi trasformativi in chiave digital e di trasformazione Esg del business”.