Un contributo scolastico che parla di umanità e speranza
A Canosa di Puglia, la Farmalabor – impresa farmaceutica con 120 dipendenti, fondata da Sergio Fontana – ha deciso di trasformare un lutto collettivo in un impegno concreto: a partire dall’anno scolastico 2025/2026, l’azienda erogherà un contributo di 600 € in busta paga per ogni figlio iscritto alla scuola secondaria, destinato all’acquisto dei libri di testo.
Il beneficio è rivolto ai nuclei familiari con ISEE al di sotto di 15.000 € (con autodichiarazione) e interesserà circa una ventina di dipendenti e circa 25 ragazzi. L’obiettivo è alleviare una spesa che per molte famiglie, specie quelle a monoreddito con più figli, rischia di comprimere diritti elementari come lo studio.
Perché questo bonus è un monito e un messaggio di pace
La scelta ha una dedica precisa: la memoria di un ragazzo del Mali di 14 anni morto nel Mediterraneo nel 2015. Nella tasca della giacca furono trovati i suoi voti, una pagella cucita come un talismano: un gesto che racconta la sua fame di futuro. Quella pagella è diventata simbolo di un’aspirazione tradita e sprone a fare la propria parte, oggi, qui.
Applausi istituzionali e visione di lungo periodo
Il gesto ha ricevuto il plauso del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che in una lettera del 1 settembre 2025 ha definito l’iniziativa “un esempio prezioso di politiche aziendali lungimiranti e solidali, capaci di rafforzare il legame tra scuola e società, tra formazione e tessuto produttivo, tra cultura del lavoro e solidarietà”, ha scritto Valditara.
Dal canto suo, Sergio Fontana ha sottolineato la continuità dell’impegno: “L’apprezzamento del ministro ci onora e ci incoraggia a continuare il nostro percorso di responsabilità sociale”, ha dichiarato Fontana.
Farmalabor: welfare aziendale radicato nella cultura e nel territorio
L’iniziativa si inserisce in una visione ampia di welfare aziendale: Farmalabor, società benefit dal 2023, coltiva da anni pratiche che guardano alle persone, all’ambiente e alla comunità: dalla riduzione delle emissioni a progetti culturali interni, fino a percorsi formativi che restituiscono valore al territorio. Un approccio che considera la competitività come risultato di investimenti sociali, non come eccezione.
Un faro per il welfare del futuro
Qui non c’è solo un aiuto economico: c’è un modello che tiene insieme responsabilità d’impresa, memoria e fiducia nell’istruzione. Il bonus in busta paga per i libri è un segnale netto: la scuola non è un privilegio da conquistare ogni settembre, ma un diritto da garantire ogni giorno. E quando un’azienda sceglie di farsene carico, illumina la strada anche agli altri.