Gruppo Atlantia: trimestrale segnata dal Covid ma nel 2021 previsti 9,4 miliardi di ricavi

- di: Giuseppe Castellini
 
Le restrizioni alla mobilità adottate un po’ in tutto il mondo per frenare le varie ondate della pandemia da Covid-19 impattano in maniera significativa sui conti della trimestrale di Atlantia, leader globale nel settore delle infrastrutture di trasporto autostradali ed aeroportuali con una presenza articolata in 25 Paesi, che nel periodo gennaio-marzo 2021 continua a scontare una significativa riduzione dei volumi di traffico sulle infrastrutture autostradali e soprattutto in quelle aeroportuali in concessione al Gruppo, anche se con impatti diversificati a livello geografico.
Il risultato finale del Gruppo vede i ricavi operativi in riduzione dell’8% rispetto al primo trimestre 2020 (anch’esso per circa la metà segnato dai colpi della pandemia), attestandosi a 2,025 miliardi di euro (-185milioni). L’Ebitda arretra del 12% a 1,124 miliardi di euro (-147 milioni) e la perdita ammonta a 67 milioni, in crescita di 50 milioni rispetto ai 10 del primo trimestre 2020.

Ma la situazione è vista in miglioramento con il graduale affievolirsi della pandemia, tanto che per il 2021 il Gruppo Atlantia conferma la previsione di ricavi nell’ordine di 9,4 miliardi di euro e di un valore dei flussi operativi (Ffo) di circa 3 miliardi di euro. “Si prevede in ogni caso - si afferma nella trimestrale - che i flussi operativi attesi siano superiori agli investimenti programmati nell’esercizio 2021”.
In questo quadro da evidenziare la crescita del 6% degli investimenti del Gruppo, che nel trimestre si attestano a 384 milioni (+23 milioni rispetto all’analogo trimestre 2020), e la buona situazione della liquidità, che al 31 marzo 2021 è pari a 7,2 miliardi di euro, oltre a linee finanziarie committed per 7,7 miliardi di euro (ulteriori linee per 0,8 miliardi di euro sottoscritte ad aprile 2021). L’indebitamento finanziario netto è pari a 38,264 miliardi, in diminuzione di 974 milioni da fine 2020.

A livello di singoli segmento di business a soffrire sono soprattutto le attività aeroportuali (-81,3%) rispetto a quelle autostradali (-6,7%).
I ricavi da pedaggio autostradale sono pari a 1,694 miliardi di euro e presentano una riduzione di 57 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2020 (1.751 milioni di euro). La variazione è ascrivibile alla riduzione di traffico del gruppo Autostrade per l’Italia (-10,6%), del Gruppo Abertis (-4,3%) e delle altre concessionarie autostradali estere (-9,1%), nonché dalla svalutazione del real brasiliano (-25%) rispetto all’euro per 48 milioni di euro.

I ricavi per servizi aeronautici sono pari a 32 milioni di euro con una riduzione di 88 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2020 (-73%) per l’impatto del Covid-19 sui volumi di traffico di Aeroporti di Roma (-83,9%) e di Aéroports de la Côte d’Azur (-72,1%).
Quanto alla questione della definizione della procedura di contestazione di presunto grave inadempimento avviata dal Concedente il 16 agosto 2018 a seguito del crollo del crollo del Viadotto Polcevera a Genova, il Gruppo evidenzia che “non si rilevano aggiornamenti significativi rispetto a quanto già illustrato nella Relazione annuale integrata 2020”, ricordando che Autostrade per l’Italia si è impegnata, tra le altre cose, all’assunzione di un importo di oneri a proprio carico pari a 3.400 milioni di euro, così articolati: a) 1.500 milioni da destinarsi a riduzioni tariffarie a favore dell’utenza; b) 1.200 milioni di euro per interventi non remunerati sulle infrastrutture in concessione nel periodo regolatorio 2020 – 2024; c) 700 milioni di euro di oneri per la ricostruzione del Viadotto Polcevera e per tutti gli oneri connessi.

Con riferimento alla ricostruzione del Viadotto Polcevera, al 31 marzo 2021, Autostrade per l’Italia (Aspi) ha sostenuto oneri complessivi per 534 milioni di euro (inclusivi delle esenzioni dei ricavi da pedaggio). E sulla partita della cessione a Cassa depositi e prestiti (Cdp) della partecipazione detenuta da Atlantia in Autostrade per l’Italia, il Consiglio di amministrazione ha deliberato di convocare per il 31 maggio 2021 l’Assemblea degli azionisti, per analizzare l’offerta di Cdp.
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