L’AD della SGR milanese, Ugo Loeser, ci parla dei valori che da sempre caratterizzano Arca Fondi e che costituiscono gli elementi chiave della strategia di crescita volta a consolidare la leadership nel comparto del risparmio gestito italiano.
Arca Fondo SGR festeggia 40 anni: intervista all'AD, Ugo Loeser
Il 24 ottobre 2023 Arca Fondi compirà i suoi primi quarant’anni. Arca si presenta a questo appuntamento come una delle principali realtà nel campo del risparmio gestito in Italia, con un patrimonio in gestione di oltre 37 miliardi di euro e con una gamma prodotti ampia e diversificata. Dottor Loeser, quali sono i valori fondanti di Arca? Quali le caratteristiche chiave che hanno determinato il suo successo negli ultimi 40 anni?
Arca Fondi è stata una delle prime SGR fondate in Italia, l’unica ad avere attraversato quattro decenni. Questo la dice lunga sul nostro approccio e sul nostro legame con i valori che hanno ispirato la fondazione della società. Il nostro primo slogan commerciale, risalente al 1984 recitava: “Arca investe per te”. Poche parole che mettono in luce l’essenza del nostro DNA: ci prendiamo cura dei risparmi dei nostri clienti, li investiamo gestendo i rischi con massima professionalità e puntando ad ottenere i rendimenti più elevati. Lo facciamo con trasparenza ed onestà, offrendo ai nostri clienti e ai nostri partner collocatori un servizio a cinque stelle. Questi valori e questi principi ispirano tutte le nostre scelte e tutte le nostre azioni e vengono declinati nel nostro approccio all’innovazione tecnologica e di prodotto che ci porta costantemente a ricercare le migliori soluzioni di investimento e le più utili e interessanti novità in tema di servizio.
A proposito di innovazione di prodotto: vantate importanti primati a livello nazionale? Quali sono i più significativi?
Nel 1998 abbiamo lanciato ARCA Previdenza, uno dei primi fondi pensione aperti in Italia, con l’obiettivo di raccogliere il risparmio privato per investirlo a lungo termine. Nel 2009 abbiamo lanciato i primi fondi a cedola con scadenza predefinita e distribuzione dei proventi: prodotti che ancora oggi riscuotono grande successo tra i nostri clienti. Nel 2015 siamo stati i primi a sostenere l’economia reale e il sistema Italia attraverso il fondo ARCA Economia Reale Equity Italia che, nel 2017, è confluito nel segmento dei “Piani Individuali di Risparmio” (PIR). Un segmento, quello dei PIR, nel quale Arca si è da subito distinta come leader, grazie al tempestivo lancio di una gamma diversificata di fondi, alle capacità dei Gestori e alla approfondita conoscenza del mercato italiano. Più recentemente, abbiamo lanciato l’innovativa gamma di fondi sostenibili “Arca ESG Leaders”. Al 2023 risale invece l’ingresso di Arca nel segmento degli illiquidi, con il lancio del fondo di Private Equity “Arca Space Capital”.
Ha citato gli investimenti sostenibili. Qual’ è l’approccio di ARCA Fondi alle tematiche ESG?
La nostra gamma ESG Leaders si distingue per l’approccio innovativo e rigoroso. Grazie allo sviluppo di modelli e sistemi in grado di fornire un quadro sempre aggiornato a tutte le funzioni rilevanti, Arca Fondi è in grado di integrare pienamente i fattori ESG nei processi di investimento e di gestione del rischio. Un elemento caratterizzante che, associato ad una Policy ESG che impone criteri e controlli stringenti, assicura la possibilità di perseguire rendimenti elevati con la massima attenzione ai temi della sostenibilità. Ma c’è di più: i Fondi ESG Leaders sono infatti associati ad iniziative sui territori che si caratterizzano per l’elevato impatto ambientale e sociale. Nel 2023 abbiamo, ad esempio, lanciato il Fondo “ARCA Social Leaders 30”, che punta ad individuare le migliori opportunità di crescita del capitale, valorizzando al contempo quattro tematiche sociali: condizioni di lavoro eque, pari opportunità, formazione ed educazione del personale e, infine, sanità e sicurezza sul lavoro. A questo prodotto è associata un’iniziativa che parla di inclusione e pari opportunità e che ci vede al fianco del team “Social OSA Overlimits”, per promuovere l’avviamento alla pallacanestro di un gruppo di ragazzi affetti da disabilità mentale, ritardi cognitivi e sindrome di Down.
Quanti sono i Fondi sostenibili nel carnet di ARCA?
Offriamo un’ampia gamma di opzioni di investimento ESG, che include fondi azionari, bilanciati, flessibili e obbligazionari. In aggiunta ai temi sociali, forniamo una vasta copertura anche ai temi ambientali che comprendono la decarbonizzazione, la transizione energetica e la conservazione delle risorse marine. Complessivamente gestiamo 16 Fondi di matrice ESG, di cui ben 7 raggiungono il massimo grado di sostenibilità, essendo classificati come Articolo 9 secondo la legislazione SFDR.
Il rilascio della vostra nuova piattaforma tecnologica destinata a clienti e collocatori risale allo scorso anno. In che modo la digitalizzazione si integra nel vostro modello di servizio?
Negli ultimi anni, abbiamo investito molto non solo in dati, tecnologie ed applicazioni, ma anche e soprattutto nell’acquisizione e nello sviluppo dei talenti. Si è trattato di una scelta di continuità: la digitalizzazione è infatti un elemento distintivo di ARCA Fondi dal 1999, anno in cui è stato sviluppato Abacus una piattaforma al servizio dei collocatori, ancora oggi utilizzata e apprezzata dai nostri partners. Ai primi anni 2000 risale l’introduzione di ARCAclick, il servizio online che consente ai nostri clienti di monitorare i loro portafogli e di rimanere informati sulle performance dei prodotti e sui trend di mercato. Nel 2022 abbiamo rilasciato la nuova versione della nostra piattaforma digitale, arricchita di dati e modelli e pensata per fornire informazioni fondamentali in modo semplice e chiaro, in perfetta coerenza con il nostro modello di servizio customer-oriented. Il crescente livello di adoption ed engagement della piattaforma, testimonia la sempre maggiore importanza di un approccio che metta il cliente al centro di un’esperienza che lo coinvolga a 360°.
Fare innovazione non è facile, ma sembra che Arca Fondi ci riesca bene. Qual è il vostro segreto?
L’innovazione è sicuramente il frutto del nostro impegno e degli investimenti in tecnologia effettuati. Ma il nostro ingrediente segreto è sicuramente la nostra cultura aziendale. Negli anni, Arca ha promosso un ambiente collaborativo che incoraggia la cooperazione tra diverse aree e ha adottato una mentalità agile e flessibile, consentendo un rapido adattamento alle condizioni di mercato in continua evoluzione.
Il tema della tecnologia è stato toccato più volte: in che modo l’evoluzione tecnologica sta impattando il settore della gestione del risparmio?
L’evoluzione tecnologica ha da sempre contribuito allo sviluppo dell’industria dell’asset management. Credo che nel prossimo futuro Intelligenza Artificiale, Machine Learning e Big Data avranno un effetto dirompente sul comparto.
Intelligenza Artificiale (AI) e Machine Learning (ML) hanno, infatti, il potenziale per rivoluzionare la gestione degli investimenti migliorando l’analisi dei dati, la valutazione del rischio e, quindi, i processi di selezione degli investimenti.
Le tecnologie di gestione dei Big Data permetteranno, al contempo, di accumulare, elaborare e analizzare enormi masse di dati provenienti da varie fonti, fornendo preziose informazioni sulle tendenze di mercato, il comportamento degli investitori e le opportunità d’investimento.
Dalla sostenibilità all’innovazione passando per un’offerta ampia e diversificata: ARCA Fondi lavora con grande impegno e i risultati si vedono, come dimostra l’ultimo bilancio consolidato. Può dirci qualcosa al riguardo?
Il nostro lavoro costante ha portato a eccellenti tassi di crescita, sia della base clienti che delle masse gestite, gettando le fondamenta per il conseguimento di brillanti risultati finanziari. Il 2022 è un caso significativo: anche a fronte di un anno difficile per i mercati azionari e obbligazionari, abbiamo conseguito un Margine Operativo, al netto delle commissioni di performance, che ha toccato il livello record di € 141,3 milioni. Abbiamo, inoltre, raggiunto un patrimonio in gestione pari a oltre 35 miliardi di euro, una raccolta superiore agli 1,8 miliardi di euro e un cost/income del 35% tra i migliori sul mercato. I risultati distintivi si stanno confermando, tra l’altro, anche nel corso di quest’anno. La nostra raccolta positiva è in effetti in controtendenza rispetto a quella di mercato che è caratterizzata da consistenti deflussi.