Apple, Cook: "Ho criptovalute ma non le accetterò mai come pagamento"

- di: Brian Green
 
Tim Cook è un proprietario di criptovaluta. Ma non ha alcuna intenzione di investire soldi di Apple in criptovalute o di accettarle in pagamento di prodotti della azienda della Mela. In una intervista concessa al giornalista Andrew Ross Sorkin, del New York Times, il Ceo di Apple, parlando delle criptovalute, ha detto: ''Non voglio etichettarmi, è solo che è qualcosa, da un punto di vista personale, a cui sono interessato". Cook non ha specificato quali token possiede, ma ha detto di ritenere ''ragionevole possederne come parte di un portafoglio diversificato''.

Tim Cook (Apple): "Non accetterò mai le criptovalute come pagamento"

Ma chi aspetta il giorno per potere acquistare un iPhone utilizzando bitcoin rischia di vedere deluse le sue speranze. Cook ha affermato di non avere in programma nell'immediato futuro di accettare criptovalute come mezzo di pagamento per i prodotti Apple, né di avere intenzione di investirvi il denaro di Apple. Ma, ha detto, "ci sono altre cose" relative alle criptovalute "che stiamo sicuramente guardando...non avrei nulla da annunciare oggi".

Parlando dei piani futuri di Apple, Cook ha rifiutato di commentare le voci, non recenti, secondo cui potrebbe essere imminente l'arrivo di un'auto Apple.
"Cerchiamo di non parlare troppo del futuro, perché abbiamo così tante cose da fare al giorno d'oggi che cerchiamo di essere riservati sul futuro", ha detto. "Non saremmo noi se non tenessimo qualcosa nascosto''.
Cook, nel corso dell'intervista, ha anche affrontato una serie di altri problemi con i quali Apple deve confrontarsi, comprese le critiche secondo cui il suo App Store gli consente di fungere da intermediario tra gli sviluppatori di app e i milioni di clienti nell'ecosistema Apple, attualmente impegnata in una battaglia legale con il produttore di Fortnite Epic Games per il suo App Store e le commissioni che addebita agli sviluppatori. 

La società ha anche affrontato un flusso costante di critiche sulle sue operazioni in Cina , dove sono state sollevate preoccupazioni per le violazioni dei diritti umani da parte del governo cinese (cosa che Pechino nega).
"Penso che abbiamo la responsabilità come azienda di fare affari in quanti più posti possibile", ha detto Cook, ricordando che ''quando lavori al di fuori degli Stati Uniti, in qualsiasi Paese del mondo, che ci sono leggi diverse. Fa parte della complessità e della bellezza del mondo che ognuno abbia le proprie leggi e i propri costumi".
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