• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia

Antitrust, maxi-multa a Ryanair: 256 milioni e scontro sulle Ota

- di: Marta Giannoni
 
Antitrust, maxi-multa a Ryanair: 256 milioni e scontro sulle Ota
Antitrust, maxi-multa a Ryanair: 256 milioni e scontro sulle Ota

L’Agcm vede una strategia per “chiudere i rubinetti” alle agenzie. Ryanair ribatte: “Decisione viziata, ricorriamo subito”. Nel mezzo: piattaforme online, pacchetti viaggio e trasparenza dei prezzi.

A ridosso delle feste arriva un conto che pesa: l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha inflitto a Ryanair una sanzione da oltre 255 milioni di euro per abuso di posizione dominante nei rapporti con la distribuzione turistica. L’accusa, in sintesi, è che la compagnia abbia reso più difficile (o più costoso) per le agenzie vendere i suoi voli dentro offerte “complete”: volo più hotel, volo più assicurazione, volo più noleggio, oppure combinazioni con altri vettori.

Ryanair reagisce con toni durissimi e annuncia ricorso immediato: definisce la decisione “giuridicamente difettosa” e rivendica il modello di vendita diretta come vantaggioso per i consumatori. La contesa, però, non è solo una lite tra azienda e Autorità: è un test su come funziona davvero il mercato dei viaggi nel 2025, dove la battaglia non si combatte soltanto sul prezzo, ma sull’accesso.

Che cosa significa Ota e perché conta

Nel mirino finiscono anche le Ota, sigla di Online Travel Agencies: in pratica le agenzie di viaggio online, cioè le piattaforme che vendono biglietti e servizi turistici via web e app. Alcune fanno soprattutto comparazione e prenotazione, altre spingono i pacchetti (volo + altri servizi), altre ancora integrano anche assistenza e gestione post-vendita. Per il viaggiatore, spesso, sono il punto in cui si confrontano prezzi e soluzioni “tutto incluso” in pochi click.

La ricostruzione dell’Agcm: due anni di ostacoli

Secondo l’Autorità, la condotta contestata si sviluppa lungo un arco temporale che va da aprile 2023 ad almeno aprile 2025. L’ipotesi è quella di una strategia “a intensità crescente” per impedire o scoraggiare la vendita intermediata: non una singola misura, ma un insieme di interventi che avrebbero finito per strozzare l’operatività di chi acquista biglietti con l’obiettivo di inserirli in un’offerta turistica più ampia.

Nei resoconti pubblici del caso vengono citati esempi di frizioni “tecniche” e “economiche”: controlli di identità e verifiche aggiuntive, limitazioni su pagamenti e modalità di acquisto, fino a condizioni di partnership che avrebbero ristretto la possibilità di proporre i voli Ryanair insieme ad altri servizi. L’effetto, per l’Agcm, sarebbe stato un mercato “a valle” (quello della distribuzione turistica) meno contendibile e meno competitivo.

Il punto chiave: la dominanza e la forza sul mercato italiano

L’Agcm fonda la contestazione anche sulla dimensione di Ryanair in Italia: l’Autorità indica una quota rilevante di passeggeri trasportati su rotte da e per il Paese e, soprattutto, una serie di indicatori che descrivono significativo potere di mercato e capacità di “agire indipendentemente” da concorrenti e clienti. È il classico snodo dell’abuso: non basta essere grandi, bisogna essere grandi al punto da poter dettare le regole.

Su questo Ryanair si gioca una fetta importante della difesa: contesta la definizione del mercato e sostiene che l’Autorità abbia costruito un perimetro “troppo stretto”, tale da far apparire la compagnia dominante. È una disputa tecnica, ma decisiva: se il mercato è più ampio, la quota scende; se è più ristretto, la quota sale.

Il “canale” che riapre la partita: il whitelabel iFrame

Un passaggio centrale riguarda il momento in cui, secondo l’Agcm, la situazione avrebbe iniziato a normalizzarsi: aprile 2025. In quel periodo Ryanair avrebbe reso disponibile alle agenzie una soluzione “whitelabel iFrame”, cioè un’integrazione che consente di completare la prenotazione in un ambiente controllato dalla compagnia ma “incorniciato” nei siti delle agenzie.

Tradotto in linguaggio da banco check-in: l’agenzia può proporre il volo dentro il proprio percorso di vendita senza ricorrere a espedienti, e il vettore mantiene controllo su dati e condizioni. Per l’Autorità, questa apertura contribuisce a ripristinare condizioni di concorrenza nel mercato della distribuzione.

La risposta di Ryanair: “Vendita diretta = tutela del consumatore”

La compagnia non arretra: in un comunicato ufficiale del 23 dicembre 2025 annuncia l’impugnazione della decisione e sostiene che la vendita diretta tramite il proprio sito è più trasparente e protegge i passeggeri dai “sovrapprezzi” applicati da alcune piattaforme. L’amministratore delegato Michael O’Leary parla di un verdetto destinato a essere ribaltato e richiama anche un precedente giudiziario italiano del gennaio 2024 citato da Ryanair come favorevole alla distribuzione diretta.

Qui sta il cortocircuito: per Ryanair, limitare l’intermediazione serve a evitare abusi; per l’Agcm, quelle barriere finiscono per ridurre la concorrenza e la libertà commerciale delle agenzie, con possibili ricadute sulla varietà delle offerte disponibili.

Chi esulta: agenzie, associazioni e operatori

Dalla filiera della distribuzione, le reazioni sono in gran parte positive. Sigle delle agenzie e associazioni di categoria leggono la sanzione come una correzione di rotta: se l’accesso ai voli è un “ingrediente” indispensabile, sostengono, non può essere reso intermittente o condizionato a regole che impediscono di costruire pacchetti competitivi.

Sul fronte consumer, alcune organizzazioni hanno accolto con favore la decisione sottolineando che una concorrenza più aperta può significare maggiore confrontabilità delle opzioni e, in molti casi, assistenza più strutturata nei pacchetti complessi.

Che succede ora: ricorsi e ricadute per chi compra un volo

Il contenzioso si sposterà verosimilmente sul terreno amministrativo: i provvedimenti Agcm vengono tipicamente impugnati al TAR del Lazio, con eventuale approdo al Consiglio di Stato. I tempi non sono brevi e l’esito non è scontato: molto dipenderà dalla definizione del mercato, dalla valutazione degli effetti anticoncorrenziali e dalla proporzionalità delle misure adottate.

Per i viaggiatori l’impatto concreto può essere duplice: più canali legittimati (se l’accesso per agenzie e Ota si stabilizza) e maggiore possibilità di trovare pacchetti completi in un unico carrello; dall’altra parte, la compagnia continuerà a spingere sul “diretto” come garanzia di prezzo e condizioni. In mezzo, un tema che farà discutere: chi controlla il percorso d’acquisto controlla anche una parte delle scelte del consumatore.

Perché questo caso vale oltre un singolo vettore

L’istruttoria mette in evidenza un trend europeo: quando un grande player integra sempre più servizi (non solo volo, ma anche extra e partnership), il confine tra strategia commerciale aggressiva e abuso si assottiglia. Non è un dibattito astratto: riguarda la capacità del mercato di offrire alternative reali, e la possibilità per le imprese “a valle” di competere senza essere dipendenti dal “rubinetto” di un solo fornitore.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 109 record
Pagina
2
24/12/2025
Premio Italia Informa 2025 - Sistema Italia: costruire, proteggere, crescere
L'evento che racconta l’Italia che investe, innova, si mette in discussione e trasforma il...
24/12/2025
Wall Street chiude su nuovi massimi: S&P 500 record, dollaro debole
Wall Street archivia la seduta con S&P 500 a record e Nasdaq in rialzo. Dollaro debole, eu...
23/12/2025
Borse europee vivaci tra oro record e scambi natalizi
Chiusure europee in ordine sparso: Zurigo brilla, Milano cauta, Parigi frena. Euro stabile...
23/12/2025
Argento alle stelle: perché il prezzo esplode nel 2025
Il prezzo dell’argento vola nel 2025: deficit strutturale, domanda industriale, geopolitic...
23/12/2025
Fatture alla Pa: nel 2026 scatta il taglio per chi ha cartelle fiscali
Dal 2026 la Pa verifica le cartelle fiscali dei professionisti: trattenuta sotto i 5mila e...
23/12/2025
Treno ultra-luxury italiano in Arabia Saudita: accordo Arsenale-Simest
Progetto Made in Italy da Riyadh ad AlUla: Simest entra come socio, avvio operativo nel 20...
Trovati 109 record
Pagina
2
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia