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Kering punta su Demna Gvasalia per rilanciare Gucci, ma la Borsa frena: il titolo crolla del 13%

- di: Bruno Coletta
 
Kering punta su Demna Gvasalia per rilanciare Gucci, ma la Borsa frena: il titolo crolla del 13%
La nomina del designer georgiano divide gli analisti: tra creatività audace e rischi reputazionali.

La scelta di Kering di affidare la direzione creativa di Gucci a Demna Gvasalia, il controverso designer georgiano che ha rivoluzionato Balenciaga negli ultimi dieci anni, non ha convinto gli investitori. Il titolo del gruppo francese ha subito un tonfo del 13% in Borsa, scendendo a 222,1 euro, segnando uno dei peggiori cali degli ultimi anni. La decisione, annunciata il 14 marzo, ha lasciato il mercato perplesso, sollevando dubbi sulla capacità di Gvasalia di interpretare il DNA di uno dei brand più iconici del lusso mondiale.

Una scelta audace, ma rischiosa
Demna Gvasalia, noto per il suo approccio anticonvenzionale e spesso provocatorio, ha portato Balenciaga a una crescita media del 25% annuo durante il suo mandato. Tuttavia, la sua estetica, definita “audace e talvolta controversa", rappresenta un’incognita per Gucci, come sottolineato da Barclays in una nota: “La sua estetica potrebbe essere vista come troppo provocatoria e potrebbe non trovare riscontro nei consumatori di Gucci”.
Gli analisti di Mediobanca, pur riconoscendo il talento di Gvasalia, hanno espresso cautela: “È una scelta coraggiosa. Demna ha tutte le carte in regola per riaccendere l’energia creativa di Gucci, ma potrebbe essere vista come una mossa rischiosa e non convenzionale”.

Il fantasma della campagna ‘Gift shop’
Uno dei momenti più discussi della carriera di Gvasalia risale al 2022, quando la campagna pubblicitaria di Balenciaga ‘Gift shop’ ha scatenato polemiche per l’uso di tematiche sensibili, portando a un crollo delle vendite. L’episodio ha sollevato interrogativi sulla gestione del rischio reputazionale, un aspetto che Kering sembra aver preso in considerazione. Equita in una nota ha evidenziato: Crediamo che il gruppo abbia implementato procedure di controllo più rigorose per evitare rischi simili in futuro".

Le reazioni del mercato
La nomina di Gvasalia ha diviso gli analisti. Jefferies ha espresso dubbi sui tempi di impatto della sua leadership: “Non è chiaro se la sua impronta sul marchio sarà visibile già alla sfilata di settembre a Milano o se dovremo aspettare fino al 2026”. Intanto, RBC Capital Markets ha sottolineato come gli investitori si aspettassero un nome di maggiore profilo:Questa nomina non sembra fornire il segnale forte che il mercato si attendeva”.

Una sfida senza precedenti
Gucci, con un fatturato di 8 miliardi di euro, rappresenta una sfida molto più grande rispetto a Balenciaga, che si attesta sui 2 miliardi. Come ha osservato Equita, “Gucci è naturalmente l’obiettivo principale degli investitori, e Gvasalia sarà sottoposto a un esame molto più attento”.
Nonostante le perplessità, alcuni analisti rimangono ottimisti. “Demna ha dimostrato di saper coniugare creatività e successo commerciale. Se riuscirà a fondere la sua visione con il DNA di Gucci, il marchio potrebbe tornare a brillare”, ha commentato un portavoce di Mediobanca.

Cosa aspettarsi dal futuro
La prossima sfilata di Gucci, prevista per settembre a Milano, sarà il primo banco di prova per Gvasalia. Gli occhi del mondo della moda e della finanza saranno puntati su di lui, in attesa di capire se la sua audacia creativa saprà conquistare il cuore (e il portafoglio) dei consumatori di lusso.

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