Savino (MEF), “Risultati straordinari nell’Export Italiano nonostante le sfide globali”
“Nel 2023 l’export italiano ha quasi toccato la soglia dei 630 miliardi di euro, un dato più alto del 30% rispetto al 2019. È stato quindi confermato il picco raggiunto del 2022, controbilanciando il rallentamento della domanda da parte di alcuni dei principali mercati di riferimento, come la Germania, con un riorientamento verso geografie più dinamiche. La bilancia commerciale è tornata in positivo, a 34,5 miliardi, con una crescita di oltre 68,5 miliardi rispetto al 2022. Un dato che, depurato dai beni energetici, arriva a 98 miliardi”. Lo ha detto il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Sandra Savino, in occasione della riunione della Cabina di Regia per l’internazionalizzazione, tenutasi oggi, co-presieduta dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy.
“Anche nel 2024, si prevede una crescita dell’export sia dei beni, sia dei servizi, in media per il 5%.
I volumi che sono stati raggiunti sono merito primariamente del lavoro delle imprese esportatrici italiane. A loro - ha aggiunto Savino - vanno i nostri complimenti. Alla capacità di adattamento del sistema economico, in un contesto che si è fatto più complesso e rischioso, ha contributo il partenariato ormai consolidato tra tutti gli attori che partecipano alla Cabina”.
“Dal 2021 - ha proseguito il Sottosegretario, ricordando alcuni strumenti e le risorse che la legge di bilancio per il 2024 vi ha associato - è in vigore il sistema di coassicurazione pubblica per il supporto del credito all’esportazione da parte dello Stato e di SACE, il cui portafoglio ha superato complessivamente, al 31 dicembre 2023, i 100 miliardi di euro. Nel 2024 la copertura assicurativa potrà crescere di ulteriori 60 miliardi, di cui 46 relativi all’operatività Export Credit e 14 all’internazionalizzazione.
Inoltre, tutte le nuove operazioni dovranno essere compatibili con la Climate Change Policy di SACE, coerentemente all’impegno assunto dal Governo in sede internazionale”.
“Vi sono poi - ha aggiunto Savino - due importanti misure di supporto gestite da Simest. La prima è il Contributo Export, a valere sul Fondo 295, complementare rispetto alla Coassicurazione e volto alla stabilizzazione del tasso di interesse e di cambio di operazioni di finanziamento di credito all’esportazione, a cui si aggiunge un contributo a margine. La pipeline di Simest ammonta a circa 11 miliardi.
L’altro strumento è la finanza agevolata per l’internazionalizzazione, a valere sul Fondo 394, che negli scorsi anni – anche grazie a una mole di risorse straordinario - ha supportato le filiere nell’affrontare prima la pandemia, poi la crisi energetica, gli effetti della guerra e da ultimo gli eventi alluvionali. Inoltre, come sappiamo, il Fondo 394 si prepara anche ad essere uno degli strumenti funzionali al raggiungimento delle finalità perseguite dal Piano Mattei, con 200 milioni di euro destinati a favorire il potenziamento dei rapporti e dell’interscambio con l’Africa”.
“In un contesto internazionale di crescente complessità, la nostra economia, che vive di apertura commerciale e interconnessioni logistiche, culturali e scientifiche, ha dimostrato grande resilienza.
Di fronte alle sfide che ci attendono, sul piano internazionale e su quello interno - ha concluso il Sottosegretario, ringraziando per il supporto tecnico il Direttore della Direzione VI “Interventi Finanziari nell’Economia”, Roberto Ciciani, e il Vice Capo di Gabinetto, Simone Vellucci - dobbiamo continuare a operare in modo coeso, sapendo che in tempi straordinari come quelli in cui viviamo serve ancora maggiore cura nell’utilizzare le risorse pubbliche in modo mirato ed efficace”.