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Presidente INAIL conferma posizione Conftrasporto su incidenti stradali

 
E’ da tempo che Conftrasporto evidenzia come gli incidenti stradali che vedono coinvolti i conducenti dei mezzi pesanti siano da considerare veri e propri incidenti sul lavoro. L’interpretazione è sempre stata non considerata sia dal mondo dei media che dai responsabili dei dicasteri interessati. Welfare e Trasporti.

Non sarà che il motivo di tale disinteresse superficiale sia legato ai rischi che una simile interpretazione potrebbe determinare per certi committenti o per coloro che costituiscono realtà (cooperative ed associazioni fasulle), purtroppo spesse volte all’origine di episodi di caporalato e di mancato rispetto delle regole sulla sicurezza.

Eppure esiste la legge 30/05 ed il decreto legislativo 286/05 che disciplinano con chiarezza il principio della responsabilità condivisa. Addirittura nel codice della strada si prevede che quando a causa di un incidente stradale si registrano decessi o feriti gravi è compito della Autorità preposte disporre i necessari accertamenti per verificare la presenza di una responsabilità condivisa.

Sarebbe interessante una indagine giornalistica (ma quando mai?) che verificasse quante volte queste verifiche sono state effettuate. Fai/Conftrasporto più volte è intervenuta a sollecitare le Autorità al fine di ottenere l’applicazione di norme introdotte proprio a salvaguardia della sicurezza sociale e della circolazione. Il risultato è stato il silenzio assordante.

Proprio in questi ultimi tempi si sono verificati episodi che hanno come origine il mancato rispetto delle regole. Addirittura personaggi, particolarmente in vista, come il presidente Draghi hanno chiesto di “far luce” su questi episodi. Noi l’abbiamo fatta! Aspettiamo i fatti ma temiamo di trovarci nelle condizioni di sempre. Intanto, per usare una terminologia utilizzata per i no vax (che condividiamo) la gente continua ad essere sfruttata, lo Stato a perdere entrate e la gente a morire. “Chi non rispetta le regole muore e può uccidere anche te. Falle rispettare”.


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