Per le vendite al dettaglio inizio anno senza slancio
Le stime preliminari Istat indicano un calo dello 0,1% in valore e dello 0,3% in volume rispetto a dicembre 2023, mentre su base annua c’è un aumento dell'1% in valore e una diminuzione in volume del 2,1%.
Inizio anno senza particolari scossoni per le vendite al dettaglio con l’Istat che nelle stime preliminari indica per gennaio un calo dello 0,1% in valore e dello 0,3% in volume rispetto a dicembre 2023, mentre su base annua c’è un aumento dell'1% in valore e una diminuzione in volume del 2,1%. Le vendite dei beni alimentari sono stazionarie in valore e registrano una diminuzione dello 0,4% in volume su base congiunturale, mentre in confronto a gennaio 2023 crescono in valore (+2,4%) e diminuiscono in volume (-2,8%). Quanto ai non alimentari c’è rispettivamente un calo sia in valore (-0,2%) che in volume (-1,6%) e una lieve flessione sia in valore (-0,1%) che in volume (-0,2%).
Nel trimestre novembre 2023-gennaio 2024, in termini congiunturali, le vendite aumentano in valore (+0,3%) e calano in volume (-0,1%), con variazioni di segno analogo sia per le vendite dei beni alimentari (rispettivamente +0,4% in valore e -0,3% in volume) sia per quelle dei beni non alimentari (+0,2% in valore e -0,1% in volume).
Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali eterogenee tra i gruppi di prodotti: l'aumento maggiore riguarda i Prodotti di profumeria e cura della persona (+5,8%), mentre la diminuzione più forte è per Elettrodomestici, radio, tv e registratori (-4,9%).
Rispetto a gennaio 2023, il valore delle vendite al dettaglio è in crescita per la grande distribuzione (+1,4%), per le vendite delle imprese operanti su piccole superfici (+0,5%) e per il commercio elettronico (+1%), mentre diminuisce per quelle al di fuori dei negozi (-0,4%).