Payden & Rygel - Inflazione Usa ancora sticky, ma restiamo ottimisti

- di: Jeffrey Cleveland, Chief economist di Payden & Rygel
 
L’inflazione Usa si conferma sticky, dopo che la lettura pubblicata questa mattina ha evidenziato un aumento del +0,3% del dato core, rispetto al +0,2% delle attese. Il tasso di disoccupazione dovrebbe, invece, chiudere l’anno intorno al 4%, con un lieve aumento intorno alla metà del 2025. Per questo, restiamo ottimisti anche sul fronte della crescita: nonostante la debolezza del dato dei payrolls di luglio, l’economia Usa sta ancora crescendo a un ritmo del +2,4% su base annua. Pensiamo dunque che i consumatori statunitensi abbiano ancora potere d’acquisto e che la recessione non sia un’ipotesi concreta, al momento.

Sul fronte della politica monetaria, le attese del mercato per un taglio dei tassi da 50 punti base si sono sensibilmente ridimensionate: la Federal Reserve, nel corso della riunione di mercoledì 18 settembre, dovrebbe, quasi sicuramente, procedere con un taglio di soli 25 pb. Ad ogni modo, la regola di Taylor, che stabilisce una relazione proporzionale tra inflazione e tassi di interesse, richiederà, entro la metà del 2025, una serie di svariati tagli da 25 punti base ciascuno.
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