Occupazione e disoccupazione in aumento

- di: Confcommercio
 
A gennaio il tasso dei senza lavoro sale al 7,9%, mentre quello relativo all’occupazione tocca quota 60,8%. In controtendenza dipendenti a termine e autonomi. Confcommercio: “ancora difficile la condizione del lavoro indipendente”.

Nel primo mese dell’anno sono aumentati occupati e disoccupati, mentre gli inattivi sono diminuiti. Lo dicono le stime Istat, secondo le quali il tasso di disoccupazione totale è salito al 7,9% (+0,1 punti rispetto a gennaio) e quello giovanile al 22,9% (+0,7 punti). Giù il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,7%, pari a 83mila unità) e tasso di inattività che scende al 33,9% (-0,2 punti). Quanto all'occupazione, il tasso sale al 60,8% (+0,1 punti), con donne, dipendenti permanenti e ultra 35enni che beneficiano di un aumento dello 0,2%, mentre sono in calo dipendenti a termine, autonomi e giovani. Il numero di occupati a supera quello di gennaio 2022 del 2% (+459mila unità).

Su base trimestrale, tra novembre 2022 e gennaio 2023 si registra rispetto ai tre mesi precedenti un aumento del numero di occupati (+0,5%, pari a +113mila unità), con relativa diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-1%, pari a -20mila unità) e degli inattivi (-0,9%, pari a -120mila unità).

Confcommercio: “ancora difficile la condizione del lavoro indipendente”

“L’anno in corso, si apre favorevolmente sotto il profilo del mercato del lavoro. Anche a gennaio cresce l’occupazione: il confronto annuo indica +459mila unità. Lo stesso incremento del tasso di disoccupazione nel primo mese dell’anno può essere interpretato in senso positivo, perché indotto da una maggiore partecipazione al mercato del lavoro, come sottolinea il calo, per il secondo mese consecutivo, degli inattivi. Tra gli elementi positivi che stanno caratterizzando questa fase vi è indubbiamente l’accresciuta partecipazione delle donne al mondo del lavoro: sia il tasso di attività sia il tasso di occupazione si sono attestati ai livelli più alti dal 2004, inizio delle serie storiche, sebbene nel confronto internazionale il lavoro delle donne in Italia presenti ancora gravi deficit. Resta difficile la condizione del lavoro indipendente, cresciuto di sole 42mila unità rispetto a un anno prima”: questo il commento dell’Ufficio studi di Confcommercio.
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