Metalmeccanici. Benaglia: “Fare il tutto il possibile per evitare la stagflazione”

 
Il Segretario generale Fim Cisl Roberto Benaglia oggi a Foggia, durante l’incontro con le strutture sindacali pugliesi, ha lanciato l’allarme sul rischio di stagflazione, che costituisce una prospettiva pericolosa per l’industria metalmeccanica, il lavoro e l’economia del nostro Paese.

“Siamo di fronte ad una curva dell’economia mondiale – ha detto il Segretario delle tute blu della Cisl – dovuta alle conseguenze pesanti della guerra, che rischia di far precipitare tutta la manifattura e l’economia in una situazione di stagflazione: per questo dobbiamo partire dall’incontro tra governo e sindacati, fissato per giovedì prossimo, e mettere in campo tutto il necessario per evitare questa prospettiva e sostenere imprese, lavoro e redditi dei lavoratori”.

“Bisogna evitare – ha continuato Benaglia – che la fiammata inflazionistica e le difficoltà della congiuntura internazionale brucino posti di lavoro, dobbiamo assicurare tutti i sostegni e le misure che permettano alle imprese di continuare a produrre e nel contempo evitare che lavoratori e famiglie soffrano la crisi che alcune filiere produttive stanno attraversando”.

“Per questo –ha aggiunto – chiediamo al governo di fare il massimo per contrastare le speculazioni che si stanno verificando con rincari e accaparramenti ingiustificati e di lavorare subito a fissare un tetto ai costi energetici delle imprese: una misura, quest’ultima, indispensabile, che va concertata subito con l’Europa”.

Benaglia chiede al governo anche di intervenire sui prodotti di prima necessità, quelli il cui aumento colpisce duramente i redditi più bassi: “se necessario bisogna tagliare l’Iva sui beni di primo consumo per sostenere le famiglie dei lavoratori.” Per quanto riguarda la politica salariale siamo davanti alla necessità di tutelare i redditi dei lavoratori, anche se ovviamente non c’è un’unica soluzione – ha sottolineato – dobbiamo evitare l’innesco di una spirale prezzi-salari che rischia di essere molto dannosa per il Paese, ma la soluzione va concertata – ha precisato – mettendo in campo politiche su più piani d’intervento che permettano di abbassare l’inflazione e di sostenere il reddito delle persone.”

“Da parte nostra – sottolinea Benaglia – chiediamo di detassare immediatamente i premi di risultato contrattati per il 2022-2023, al di là dei parametri e della loro incrementalità, perché i primi risultati di quest’anno soffriranno l’incertezza che l’economia sta subendo.
Bisogna dice, anche alzare nettamente i flexible benefit e detassarli, perché sono uno strumento di ulteriore aiuto lavoratori e famiglie, costano poco alle imprese li possiamo realizzare in poco tempo con la contrattazione. Bisogna poi lavorare ad un nuovo patto salariale è necessario abbassare il cuneo fiscale sul lavoro, imprese e lavoratori e precisa però che nel nuovo scenario le regole esistenti e che funzionavano in un periodo di bassa inflazione oggi non funzionano più, dobbiamo pensare presto a come predeterminare i futuri aumenti salariali e la futura politica salariale, servono soluzioni nuove . Abbassa l’inflazione rappresenta l’obiettivo e l’interesse primario per i lavoratori e per il Paese intero. I salari conclude – non devono pagare questa situazione nel lungo periodo, oggi più che mai serve un grande responsabilità da parte di tutte le parti sociali per evitare che le cose precipitino. “
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