Maltempo in Trentino: ITAS stima 15 milioni di danni legati alle recenti grandinate

 
Dopo le recenti ondate di grandine che hanno colpito soprattutto la Piana Rotaliana, la Val di Cembra e la Val di Non, ma anche le zone limitrofe a Trento, sono stati effettuati degli approfonditi sopralluoghi da parte dei periti di ITAS Mutua per stimare i danni alle colture agricole.

In questi giorni, presso la Fondazione Edmund Mach, la Compagnia ha fatto il punto generale della situazione confermando che la stima è di 15 milioni di sinistri di cui 13 legati alla grandine e 2 al gelo.

“I nostri periti presenti sul territorio stanno svolgendo un ottimo lavoro per velocizzare al massimo le stime sui danni in modo da poter intervenire il più rapidamente possibile con i pagamenti – afferma Alessandro Molinari, amministratore delegato e direttore generale ITAS – In momenti come questi, essere vicino ai nostri soci assicurati con risposte rapide e puntuali è di fondamentale importanza e concretizza uno dei principi portanti del nostro essere Mutua al servizio della comunità. 
ITAS conosce molto bene i nostri agricoltori ed è leader nel settore agricolo a livello nazionale. Siamo ben consci della qualità e quindi del valore delle produzioni agricole del nostro territorio e siamo fieri di poterle assicurare, ponendoci così al fianco dei coltivatori trentini con soluzioni e coperture assicurative tra le più innovative del mercato. È una fiducia ben riposta, come dimostrano gli 85 milioni di euro di valori assicurati in Trentino che corrispondono a migliaia di soci assicurati e famiglie che si affidano alla nostra professionalità” – conclude Molinari.

“I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti – affermano Giorgio Gaiardelli e Marica Sartori, presidente e direttore Codipra – e il lavoro di prevenzione e tutela diventa fondamentale. Una consapevolezza presente anche a livello continentale, tanto che l’Unione Europea ha raddoppiato le risorse destinate alla protezione da eventi atmosferici straordinari.

Come Codipra siamo grati a ITAS per la fruttuosa collaborazione: è fondamentale infatti trovare un equilibrio di sistema con tutti gli attori coinvolti in modo che i nostri agricoltori possano pianificare la propria attività con tranquillità.”

In riferimento alle grandinate di questi giorni, Maurizio Bottura del Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach, spiega che “oltre al danno quantitativo della distruzione dell’uva, non va dimenticato che c’è anche il danno qualitativo che consiste nel progressivo marciume causato dalle perduranti condizioni meteorologiche piovose. Dal punto di vista enologico quest’ultimo ha un peso molto rilevante per la qualità dell’uva prodotta.”

Da una recente indagine di Coldiretti, emerge come negli ultimi anni ci sia stato un notevole incremento delle tempeste di ghiaccio nel nostro Paese che sono passate dalle 92 del 2018, alle 198 del 2019 fino a un vero e proprio record negativo quest’anno.
Il mondo assicurativo è chiamato quindi a far fronte in modo sempre più frequente ai fenomeni atmosferici estremi che in poco tempo rischiano di mettere in ginocchio intere comunità agricole. 

La sfida per il futuro sarà quindi trovare delle soluzioni che permettano di tutelare il lavoro degli agricoltori garantendo continuità a un settore fondamentale per la vita della nostra società e per lo sviluppo sostenibile della terra anche nei confronti delle nuove generazioni.

In questo senso diventa quindi strategica la diffusione di una vera e propria cultura assicurativa che permetta a tutti i professionisti del settore di avere gli strumenti adeguati per poter scegliere la soluzione più adatta alla proprie esigenze, tutelandosi al meglio dalle implicazioni catastrofiche dei cambiamenti climatici.
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