Le
stime preliminari Istat indicano un aumento mensile dello 0,7% e annuo del 3,8%, il più forte da tredici anni a questa parte. Oltre all’energia crescono i prezzi di alimentari e servizi di trasporto. Dopo la “fiammata” registrata a ottobre, nuova accelerazione dell'inflazione a novembre: +0,7% mensile e +3,8% annuo, il massimo da settembre 2008, mentre la “inflazione "di fondo" è al top da marzo 2013. A crescere sono soprattutto e come ormai d’abitudine i prezzi dell'energia (da +24,9% di ottobre a +30,7% a novembre), ma anche quelli degli alimentari e dei servizi di trasporto, secondo le stime preliminari Istat (vedi i dati completi in pdf), cominciano a evidenziare tensioni. L'inflazione acquisita per il 2021 è pari a 1,9% per l'indice generale e a 0,8% per la componente di fondo. L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,8% su base mensile e del 4,% su base annua.
Indici dei prezzi al consumo NIC per divisione di spesa, novembre 2021. Fonte: Istat
ECONOMIA ITALIANA: Nel terzo trimestre il prodotto interno lordo è cresciuto del 2,6%
Nel
terzo trimestre il prodotto interno lordo è cresciuto del 2,6% rispetto ai tre mesi precedenti e del 3,9% su base annua. La crescita acquisita per il 2021 è attualmente pari al 6,2%. I dati definitivi confermano sostanzialmente le stime preliminari: nel terzo trimestre del 2021il Pil è aumentato del 2,6% rispetto al trimestre precedente e del 3,9% (la stima indicava un +3,8%) nei confronti del terzo trimestre dello scorso anno. Si conferma così, scrive l'Istat (link ai dati completi in pdf),"una ripresa congiunturale sostenuta dell'economia italiana".
"Il risultato ha beneficiato - spiega l'Istituto di statistica - per il secondo trimestre consecutivo di un forte recupero del settore dei servizi di mercato, di una crescita dell'industria, mentre è risultato ancora in flessione il settore agricolo. Dal lato della domanda, a sostenere la crescita del
Pil sono stati soprattutto i consumi privati, ma contributi significativi sono venuti anche dagli investimenti e dalla componente estera. Le ore lavorate sono cresciute dell'1,4% in termini congiunturali, le posizioni lavorative dello 0,2%, mentre i redditi pro capite sono aumentati dello 0,5%". La crescita acquisita per il 2021, ovvero quella che si otterrebbe se nel quarto trimestre il
Pil dovesse registrare una variazione congiunturale nulla, è pari al
6,2%.