IG Italia - Crisi Silicon Valley Bank e conseguenze

- di: Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia
 
La soluzione proposta da Federal Reserve, Dipartimento del Tesoro e Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) per fronteggiare il fallimento di Silicon Valley Bank (SVB) non ha frenato la perdita di fiducia degli investitori sul settore finanziario statunitense e anzi ha mostrato una diffusione anche in Europa. Neppure le parole del presidente Joe Biden, pronto a attuare qualsiasi cosa necessaria per proteggere il settore bancario, hanno avuto effetto per allentare le recenti tensioni.

Negli Stati Uniti a Wall Street altre banche “regionali” evidenziano dei crolli significativi. First Republic Bank mostra un calo del 75% del proprio valore, Western Alliance Bancorp del 80%, PacWest Bancorp del 54%, East West Bancorp del 40% e Zions Bancorporation del 32%.

Perchè la soluzione non sta funzionando?

Intanto perchè Governo e FED hanno internalizzato i problemi di SVB e di Signature Bank e delle future banche regionali in difficoltà dentro al settore bancario USA, coinvolgendo anche le banche più sane, aumentando così il rischio di insolvenza anche a tutti quegli istituti che si sono impegnati a sanare i propri bilanci.

Perchè vengono contagiati anche gli istituti europei?

Perchè il sentiment degli investitori è negativo sul settore bancario soprattutto nei confronti delle banche che negli ultimi anni hanno mostrato più problemi di liquidità. Credit Suisse perde il 10% e i CDS (credit default swap) sui bond della banca svizzera (assicurazione in caso di default) sono arrivati a quotare sui massimi storici. La tedesca Commerzbank perde il 13%.  Siamo in una situazione di flight to quality dove si vendono azioni di banche per spostarsi su bond. Nelle ultime 3 sedute il bond governativo statunitense (treasury) con scadenza a 2 anni è passato dal 5% di rendimento al 4,10%. Stesso comportamento anche in Europa con il btp a due anni che ha mostrato un rendimento in calo dal 3,88% al 3,44%.

Quali conseguenze sul settore bancario statunitense?

Una stretta di regolamentazione indubbiamente. Dopo le scelte dell’amministrazione Trump di agevolare il settore finanziario con un ammorbidimento della regolamentazione e della vigilanza ci sarà un netto cambio di rotta che avrà conseguenze negative sulle performance di lungo periodo.

Quali conseguenze sulle decisioni della Federal Reserve?

La Federal Reserve oltre al dilemma dell’inflazione avrà anche quello dell’instabilità finanziaria. Dopo un lungo processo di azioni restrittive qualcosa ha cominciato a rompersi all’interno del sistema. La nostra convinzione è che nel prossimo meeting di marzo si escluderà del tutto un rialzo di 50 basis points e si discuterà se fare una pausa nel processo di rialzo dei tassi. Indubbiamente gli sviluppi di un possibile contagio della crisi delle banche regionali sarà sotto stretto monitoraggio da parte della FED oltre al dato sull’inflazione di febbraio che sarà pubblicato il 14 marzo. Manteniamo le nostre aspettative su un rialzo di 25 basis points da parte della FED ma potrebbe essere l’ultimo della serie.
Notizie della stesso argomento
Trovati 58 record
Pagina
3
01/08/2024
Kiko S.p.A: L Catterton e Percassi annunciano il closing dell'operazione
01/08/2024
L’AD di FS Donnarumma Presidente della Regione Europa dell’UIC
01/08/2024
Italia-Cina: firmata al Mimit partnership tra EuroGroup e Hixih nel campo dell’automotive
01/08/2024
Trasporti, domani al Mit Tavolo urgente sugli aeroporti
01/08/2024
Silvateam cresce grazie a due minibond sottoscritti da UniCredit e Mediocredito Centrale
01/08/2024
Trenitalia, ad agosto modifiche alla circolazione per i treni a lunga percorrenza
Trovati 58 record
Pagina
3
Il Magazine
Italia Informa n° 3 - Maggio/Giugno 2024
Newsletter
 
Iscriviti alla nostra Newsletter
Rimani aggiornato su novità
eventi e notizie dal mondo
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli