Gismondi 1754, prosegue il trend di crescita: a metà febbraio superate le vendite del primo trimestre 2021

- di: Marco Tringali
 
Anche in questi primi 2 mesi del 2022 è proseguito il trend positivo di Gismondi 1754, la storica società di Genova attiva nel settore dei gioielli di altissima gamma. Secondo quanto comunicato con una ufficiale dalla stessa azienda, al 15 febbraio 2022 le vendite complessive si sarebbero attestate a 1,81 milioni di euro, superando i già brillanti risultati ottenuti nel primo quadrimestre del 2021 quando i ricavi dichiarati si erano attestati a 1,39 milioni di euro. Si tratta di numeri record che consentiranno al Gruppo di chiudere il primo trimestre del 2022 con numeri estremamente positivi, se si tiene conto che nei primi 2 mesi del 2022 è stata già registrata una crescita di 420.000 euro

Un trend che conferma i già ottimi risultati conseguiti nel bilancio d'esercizio del 2021 quando le vendite si erano attestate complessivamente a 9,74 milioni, facendo registrare un balzo del 48% rispetto all'esercizio precedente. Dati che testimoniano una crescita importante della domanda globale di gioielli nel 2021 che complessivamente è valsa il 29% in più rispetto ai dati del 2020 nel settore della vendita al dettaglio di gioielli con diamanti. Grazie all'impennata della domanda, l'intero settore sembra aver ormai consolidato i margini di profitto, che sono tornati ai livelli pre-pandemici. Da evidenziare anche la forte crescita delle vendite on-line nel periodo di lockdown, un segmento che in futuro potrebbe dare ulteriori soddisfazioni.

Il Gruppo ha registrato ricavi dalle vendite per 1,81 milioni

I dati del 2022 testimoniano la bontà della scelta di Gismondi 1754 di aumentare lo stock di materia prima di circa il 30% rispetto agli anni precedenti, intuendo la forte domanda del mercato. Una mossa vincente che ha consentito a Gismondi di soddisfare le richieste dei clienti in maniera precisa e puntuale. Anche per via di questa scelta lungimirante, il valore del magazzino e risultato maggiore di circa 2 milioni di euro rispetto al costo di acquisto.

Nella nota ufficiale, il CEO di Gismondi 1754, Massimo Gismondi, ha espresso parole di soddisfazione per la crescita rilevante del fatturato e le prospettive future del mercato dei gioielli: "Siamo determinati nel consolidare la nostra presenza e portare i nostri gioielli e la nostra filosofia di personalizzazione nel mondo. Questi risultati ci danno molta fiducia in vista della chiusura del primo trimestre che chiuderemo in crescita, pur in un contesto macroeconomico complesso, ma che vede la domanda di beni di lusso e di gioielli in forte ascesa in quanto considerati anche un bene rifugio".

Nella nota, la Società  ha tenuto a precisare che gli effetti economici causati dalla pandemia in corso sono sempre in evoluzione e quindi i dati e le considerazioni espresse valgono solo se rapportate al present, ma non rappresentano un'analisi per le prospettive future. Anche al fine di fornire al mercato un'informazione costante e progressiva sull'andamento della gestione, Gismondi ha comunicato il proprio impegno ad informare con ulteriori comunicati gli impatti economici e finanziari derivanti dall'evolversi dell'emergenza COVID-19 e/o dal conflitto in Ucraina, in ossequio a quanto previsto dal Regolamento UE 569/2014 (MAR).
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